MINORI. Sportelli psicologici Ido in 70 scuole Roma e provincia

Solo nel 2014 contro disagio 8mila colloqui e 10mila questionari

 

DIRE

(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 24 ott. - Incontrare l'adolescente per il suo disagio nelle sue paure legittime e sostenerlo nella crescita. Così l'Istituto di Ortofonologia (IdO) previene il malessere delle giovani generazioni in oltre 70 scuole di Roma e Provincia da circa 9 anni, attraverso il lavoro di sportelli d'ascolto dedicati a studenti, docenti e genitori. Dal 2005 a oggi l'IdO ha portato nelle classi italiane 33 progetti e campagne di prevenzione, formazione e supporto psicologico. Mentre nel corso dell'anno accademico 2013-2014 ha già effettuato circa 8mila colloqui diretti con gli studenti, 525 incontri con i genitori e 300 interventi nelle classi con più di 10mila questionari somministrati. Numeri importanti, conseguiti con il lavoro continuativo di una rete capillare di 20 psicologi-psicoterapeuti esperti che da anni si misurano con il disagio, le difficoltà, le paure e i sogni di migliaia di studenti dalle elementari alle superiori. Senza contare il supporto psicologico fornito attraverso lo sportello on line, che da settembre 2012 ha totalizzato 1.500.000 contatti e richieste di aiuto. L'esperienza quasi decennale sarà presentata domani a Roma in occasione del convegno 'Lo sportello tra i banchi. Un approccio psicodinamico nell'ascolto dei ragazzi'.

LA CONSULENZA A SCUOLA - Sette studenti su dieci vorrebbero uno sportello d'ascolto attivo nella loro scuola per trovare uno spazio di supporto e contenimento dei propri vissuti emotivi.

Alla domanda 'Ci andresti?' un ragazzo su due ha detto sì, e ci andrebbe con un amico nel 58% dei casi, da solo nel 35%, con un genitore il 4% e infine il 3% con un insegnante.

SPORTELLO IDO DI ASCOLTO PSICOLOGICO - "Negli sportelli a scuola proponiamo un ascolto psicodinamico - spiega Flavia Ferrazzoli, coordinatrice dell'équipe di psicoterapeuti dell'IdO che lavora nelle scuole - un contenimento a più livelli: attento alla pancia, al cuore e alle narrazioni delle persone. Aspetti fondamentali sono la mediazione e l'ascolto globale all'interno del grande sistema scuola, fatto di insegnanti, dirigenti, personale Ata e genitori. La nostra ottica è quella di aprire e non di chiudere. Apriamo spazi di riflessioni - chiarisce Ferrazzoli - essendo consapevoli che le risposte meramente esaustive non consentono evoluzioni. Solo così potremo operare in loro un piccolo ma significativo cambiamento". Il lavoro dello sportello d'ascolto nelle scuole ha solitamente un tempo ben definito, gli adolescenti sono accolti per circa 4-5 colloqui.

"Il ruolo dello psicoterapeuta è sempre quello di una funzione ponte - ricorda Ferrazzoli - volta a creare un collegamento prima tra genitore e figlio, poi tra il giovane e i servizi presenti sul territorio".

CHI VA ALLO SPORTELLO - Gli sportelli d'ascolto per genitori, insegnanti e ragazzi sono diventati nel tempo un riferimento all'interno della scuola, proprio grazie all'aiuto di figure esperte. Sono attivi da ottobre a maggio con cadenza settimanale e ne hanno usufruito finora il 60% dei ragazzi (81% femmine e 19% maschi), il 35% dei professori e il 6% dei genitori. Del corpo docente hanno chiesto consulenza l'86% degli insegnanti di sostegno e il 27% di quelli di ruolo.

L'IDENTIKIT DELLO STUDENTE CHE SI RIVOLGE ALLO SPORTELLO: Allo sportello d'ascolto dell'IdO arrivano ragazzi apparentemente passivi e annoiati, preoccupati per il loro rendimento scolastico, confusi sui temi della sessualità e dell'affettività e con una bassa autostima che compromette le relazioni con i pari (preferiscono le comunicazioni virtuali). "Più di una volta parliamo di ragazzi molto diligenti, con un senso di responsabilità elevato e che hanno sempre avuto un curriculum scolastico di tutto onore (o, almeno, corrispondente al loro impegno). Quasi sempre il motivo che li porta nello spazio dello sportello è un malessere psico-fisico: problemi di stomaco, insonnia, tachicardia, crisi d'ansia o svenimenti", afferma Daniela Cardamoni, psicoterapeuta dell'équipe dell'IdO. "Negli ultimi anni hanno richiesto supporto anche giovani protagonisti di storie familiari dolorose (malattia e/o separazione dei genitori), studenti figli di famiglie immigrate e provenienti da realtà socio-economiche disagiate. In tutti questi casi è stato importante ripercorrere la loro storia - aggiunge - le loro fantasie e l'investimento sul percorso formativo, per poi svelare man mano e amplificare il mondo di aspettative, desideri e obiettivi celati dietro una normale carriera scolastica".

L'IDENTIKIT DEL GENITORE CHE SI RIVOLGE ALLO SPORTELLO: Nell'anno scolastico 2012-2013 sono stati attivati 40 sportelli d'ascolto per i genitori in orario pomeridiano e con cadenza mensile. Da allora si sono rivolti 1.825 genitori di cui il 62% mamme e il 38% papà (l'affluenza dei papà è aumentata in maniera significativa negli ultimi anni, soprattutto quella dei padri separati). Cosa temono i genitori? "Sono preoccupati dalle difficoltà scolastiche dei figli - sottolinea Ferrazzoli - non riescono a far rispettare loro le regole e a renderli più autonomi. In particolare, i genitori separati hanno maggiore difficoltà a gestire la relazione con i figli e sono spaventati da possibili comportamenti devianti e trasgressivi".

LE RICHIESTE DEGLI INSEGNANTI- Spesso le richieste di aiuto che provengono dal corpo docente "riguardano la conflittualità o l'aggressività tra i ragazzi o verso gli insegnanti, gli atti di bullismo e la necessità di implementare a scuola incontri sull'affettività e la sessualità. A volte - evidenzia l'équipe di psicoterapeuti IdO - organizziamo interventi in classe anche per aiutare gli studenti ad elaborare un lutto, un trauma, ad affrontare tematiche quali l'autolesionismo nei suoi vari aspetti, il cutting e i tentati suicidi".

GLI SPORTELLI COME RISPOSTA CREATIVA AL DISAGIO DEI GIOVANI- "Oltre il disagio, accogliamo la creatività degli studenti. Li impegniamo dalla scrittura al video making, dalla fotografia ai laboratori teatrali, facendoli partecipare ai concorsi tematici lanciati dal sito Diregiovani.it. Diamo visibilità a quello che pensano - conclude Ferrazzoli - per farli uscire da una crisi che rischia di spezzare loro le ali".