Progetto "I QUARTIERI SI incontrano"

 

“LA CULTURA ILLUMINA LA VITA” II EDIZIONE

PROGETTI 2014-15: I 100 PASSI DELLE SCUOLE
Manifestazione di interesse

Scheda di presentazione del progetto

I QUARTIERI SI incontrano
Città e Territorio. Prove Tecniche di Cittadinanza Attiva

 

  1. Soggetti promotori

ITALIA NOSTRA, la più antica associazione ambientalista italiana che da oltre 50 anni ha contribuito – con le sue attività di volontariato culturale – a diffondere nel Paese la “cultura della conservazione” del paesaggio urbano e rurale dei monumenti, del carattere ambientale delle città. Oggi persegue un nuovo modello di sviluppo ecosostenibile, fondato sui valori di equità e di un corretto utilizzo dei beni comuni e sulla valorizzazione del patrimonio culturale e del territorio, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione.

SISUS (Società Italiana per la ricerca e l’insegnamento delle Scienze Umane e Sociali), Associazione professionale No Profit qualificata presso il MIUR tra i Soggetti che offrono formazione al personale della Scuola, comunità di professionisti che condivide esperienze e pratiche nel campo della ricerca e dell’insegnamento delle Scienze Umane e Sociali e spazio di incontro a  scopo culturale e di formazione. Svolge attività di ricerca e innovazione didattica e attività di formazione, in presenza e a distanza, sia in raccordo con l’Università, sia in collaborazione con le scuole e le reti di scuole, sia in partenariato con associazioni Onlus che si riconoscono nelle stesse finalità e negli stessi valori. Promuove lo sviluppo di una cultura professionale attenta agli aspetti psicopedagogici, metodologici e di organizzazione del sistema scuola. Si avvale di una organizzazione a rete, di un portale web e di strumenti online per facilitare la socializzazione di esperienze e la condivisione di sfide culturali.

Tra le due associazioni è stato siglato un Protocollo d’intesa a livello nazionale dal marzo 2013.

 

  1. Ambito del percorso scelto

CULTURA - In particolare il progetto si inserisce a pieno titolo nel percorso culturale “Forum Nazionale delle Scuole Aperte”, e più nello specifico trova piena rispondenza con il punto H) di tale percorso, “Esperienza di cittadinanza attiva, dove i giovani vengono educati alla cura dei beni comuni e dalla scuola escono per prendersi cura dell’intero quartiere”.

Per la sua trasversalità, tuttavia, il progetto tocca altri percorsi dello stesso ambito (“Formazione alla legalità”, “Campagna critica”) e altri ambiti : AMBIENTE (Percorsi di educazione ambientale) - PARI OPPORTUNITÀ (Educazione pro sociale, Non violenza)

 

  1. Finalità del progetto

Dopo la positiva esperienza dei progetti portati avanti fin dal 2012 con le scuole del primo e del secondo ciclo, le due Associazioni, in piena sintonia di intenti e in coerenza con il protocollo stilato in sede locale e nazionale, intendono proseguire nel lavoro comune di educazione alla cittadinanza, al rispetto del territorio, dei beni comuni, della multiculturalità.

Punto inderogabile di partenza è la convinzione che sia necessario promuovere un processo identitario consapevole e stimolare la formazione e lo sviluppo di una coscienza civica partecipativa fin dalla più tenera età, e incanalare la creatività dei bambini e dei ragazzi verso progetti che riguardano la realtà in cui vivono e costruiscono il loro futuro, supportando le scuole nella loro attività educativa.

Intendiamo pertanto avviare una nuova serie di attività per il prossimo anno scolastico 2014-15, incentrate sulla necessità di riappropriazione (o, il più delle volte, di prima appropriazione) del senso di appartenenza a partire dalla realtà più vicina, vale a dire le Circoscrizioni e i Quartieri. L’intento è di coinvolgere anche stavolta una scuola (l’Istituto Comprensivo di Villa Lina, nella V^ Circoscrizione) e progettare con i docenti un percorso alla “scoperta” del territorio in tutte le possibili sfaccettature (realtà fisico-geografica, storia, realtà sociale, problematiche, ricerca di tradizioni, folklore, realtà antropologiche, ecc.), con l’obiettivo di fare interagire nel progetto più “attori” possibile.

 

  1. Tempi di realizzazione ed attuazione

Il progetto copre l’arco di un anno scolastico, e prevede alcune tappe obbligatorie. La prima, preliminare, è l’incontro di tutti i soggetti coinvolti (scuola, quartiere, amministrazione, ecc.) per la messa a punto e la condivisione del progetto: fissare i ruoli sia degli operatori che degli “esperti” (chi-fa-che-cosa), scandire i tempi (informazione/formazione operatori – svolgimento del progetto con gli studenti e sul territorio - fase conclusiva (possibilmente un momento pubblico in cui saranno protagonisti gli studenti).

 

  1. Soggetti coinvolti nella sua realizzazione

Protagonista è indubbiamente il mondo della scuola in tutte le sue componenti (insegnanti, alunni, genitori).

È previsto il coinvolgimento del territorio, ed in particolare il Consiglio della V^ Circoscrizione, con cui i promotori hanno già avuto un incontro propedeutico, e che per il tramite del presidente ha dato la propria adesione, a partire dalla disponibilità della struttura per riunioni, mostre, manifestazioni

Il Gruppo “beni Comuni” che opera presso l’Amministrazione Comunale è coinvolto, in particolare nella persona dell’architetto Luciano Marabello che assicura la propria opera in qualità di esperto in fase sia di progettazione che di realizzazione, e dell’assessore Daniele Ialacqua che condivide da sempre le nostre finalità.

L’Università di Messina fornirà degli esperti, in specie nel settore dell’antropologia e con semplici “istruzioni” per la metodologia della ricerca sul campo (indagine tramite interviste – questionario – elaborazione dati.

La Cooperativa Scirin-Onlus che gestisce Forte Ogliastri sarà coinvolta nella fase finale in cui si auspica una performance sul posto.

Il mondo del Volontariato (associazioni La Ragnatela, I Cantieri dell’Incanto, Museo Forte Cavalli) sarà chiamato a fornire i propri esperti per lezioni e/o visite guidate.

 

  1. Età e numero dei partecipanti

I destinatari dell’intervento progettuale sono gli alunni dei tre livelli di scolarità del primo ciclo dell’Istituto Comprensivo “Villa Lina-Ritiro” , di età compresa tra i 5 e i 13 anni. Si prevede una partecipazione di circa 100 bambini.

Il progetto prevede anche il coinvolgimento di due Istituti Superiori presenti nella Circoscrizione: il Liceo Artistico “Basile”, i cui studenti saranno invitati a seguire i bambini per la realizzazione di una mostra fotografica e pittorica e a collaborare nella sua realizzazione, anche con una attività di “peer education”, e l’Istituto Professionale “Antonello” cui verrà affidato il compito di una dimostrazione della gastronomia locale nella giornata di perfomance conclusiva.

Sono già stati presi contatti con ciascuna di dette scuole, che hanno assicurato la propria adesione di massima. Gli studenti coinvolti potrebbero essere una ventina per istituzione, di età compresa tra i 16 e i 18 anni.

 

  1. Istituti Scolastici coinvolti

Istituto Comprensivo “Villa Lina-Ritiro” (si allega lettera di adesione)

Liceo Artistico “Basile”

Istituto Professionale “Antonello”

 

  1. Risultati attesi

Partendo dalle finalità illustrate al punto 3 e da obiettivi concreti congruenti con esse, si prevede che le attività si concentrino intorno ai seguenti nuclei di interesse :

 

  1. Sul versante dell’ ambiente (territorio, luoghi significativi, monumenti) Mappatura del quartiere :
  • Delimitazione dei confini della circoscrizione, descrizione, toponomastica (si può attuare una convergenza con il progetto dei 100 passi “toponomastica femminile”)
  • Spiegazione, etimologia e storia dei nomi di vie, quartieri, siti della Circoscrizione
  • Descrizione e storia delle strutture architettoniche di maggior rilievo e/o interesse (Forte Ogliastri, Badiazza, Resti monastero “tomba di Antonello”...)
  1. Sul versante socio-antropologico e storico ricerche e report con il supporto della Circoscrizione (per interviste, incontri, ecc.):
  • Recupero storie e tradizioni del luogo
  • Presenza di immigrati, provenienza, storie di vita
  • Presenza di luoghi pubblici per i bambini e i giovani
  • Strutture sportive e ricreative
  • Scuole e loro incidenza nella vita del quartiere
  • Il Mercato
  • ................

Attraverso questo lavoro gli studenti dovranno prendere coscienza gradualmente di cosa significhi “stare in una città”, e vorranno in qualche modo “prenderla in carico”, conoscerne la storia, sentirla propria. Sarà interessante far loro comprendere che paesaggio urbano e paesaggio umano sono strettamente collegati, farli riflettere sul rapporto tra spazio urbano e spazio interiore.

Poiché il degrado della città è conseguenza del degrado culturale generatosi a cascata è necessario dunque agire sul primo e sul secondo, recuperare moralità, cultura, capacità di sognare, bellezza.

Senza volere utopisticamente ragionare in termini di “massimi sistemi”, ci attendiamo che almeno i destinatari del progetto e le loro famiglie inizino a formarsi una coscienza civica a piccoli passi, per esempio astenendosi dall’imbrattare i muri delle strade delle scuole, dal distruggere le panchine e le fioriere, dal fare tiro a segno con i lampioni delle strade, dai posteggi dissennati …

In sintesi, dal coinvolgimento dei giovani nel suscitare l’interesse e la cura del proprio territorio, ci si aspetta che comincino a maturare nei loro comportamenti abituali quelle “prove tecniche di cittadinanza attiva” auspicate nel titolo del progetto.

 

I quartieri si incontrano Città e territorio. Prove tecniche di cittadinanza. Anno II

Premessa

Dopo la positiva esperienza dei progetti portati avanti fin dal 2012 con le scuole del primo e del secondo ciclo, e in particolare di quello 2014-15, inserito nel Patto Territoriale dello scorso anno, le due Associazioni, in piena sintonia di intenti e in coerenza con il protocollo stilato in sede locale e nazionale, intendono proseguire anche per il corrente anno scolastico 2015-16 nel lavoro comune di educazione alla cittadinanza, al rispetto del territorio, dei beni comuni, della multiculturalità.

Punto inderogabile di partenza è la convinzione che sia necessario promuovere un processo identitario consapevole e stimolare la formazione e lo sviluppo di una coscienza civica partecipativa fin dalla più tenera età, e incanalare la creatività dei bambini e dei ragazzi verso progetti che riguardano la realtà in cui vivono e costruiscono il loro futuro, supportando le scuole nella loro attività educativa.

Per tutto ciò - vista anche la risposta più che soddisfacente del territorio nelle precedenti esperienze, e visto che il progetto 2014-15 portato avanti con l’Istituto Comprensivo “Villa Lina-Ritiro” si avvia alla conclusione - si è ritenuto di proseguire sulla via della Educazione alla Cittadinanza consapevole a partire dalla necessità di riappropriazione (o … di prima appropriazione) del senso di appartenenza verso la realtà più vicina, vale a dire le Circoscrizioni e i Quartieri. Dato che l’esperienza con l’Istituto Comprensivo n. XVI ci ha dato l’occasione di “mappare” e approfondire parte del territorio della V^ Circoscrizione, con i bambini e i ragazzi delle scuole “Villa Lina”, “Cesareo”, “Badiazza” e “Ritiro”, abbiamo progettato di proseguire il percorso avviato con una scuola della IV^ Circoscrizione. Acquisita la disponibilità del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Boer-Verona Trento”, abbiamo presentato anche per quest’anno la nostra proposta all’Assessorato Pubblica Istruzione del Comune per ripartire con i docenti e gli alunni alla “scoperta” del territorio in tutte le possibili sfaccettature. In particolare avrà spazio privilegiato nel presente progetto l’attenzione al percorso culturale “Adotta un monumento”, per il quale il suddetto Istituto è capofila all’interno del Patto Territoriale medesimo).

Linee Guida / Obiettivi

Si nasce “per caso” in una città: non sappiamo di esservi nati.

Il nostro approccio con la città è simile al nostro approccio con la mamma.

Prendo coscienza gradualmente di avere una mamma e mi “affido” totalmente a lei e alle sue tenere cure.

Progressivamente prendo coscienza di “abitare” una città; gradualmente comincio a viverne i luoghi: la casa (come l’ utero), poi la scuola elementare, la passeggiata con i genitori, il gelato, la scuola superiore, l’università, i negozi, i bar, il cinema, il teatro, le funzioni pubbliche, la chiesa.

Prendo coscienza gradualmente di avere una mamma, la amo, la temo, mi fa arrabbiare , mi da tenerezza, è parte naturalmente integrante della mia vita. Ma non la prendo in carico

Prendo coscienza gradualmente di stare in una città, fruisco delle sue funzioni, mi diverto, mi annoio. Ma non la prendo in carico.

In generale non mi interessa conoscerne la storia. Il nostro approccio con la città, nella gran parte dei casi, è quello di servirci, di usare le strutture funzionali della città, di rappresentare in essa le nostre relazioni, ma, in qualche modo di non sentirla propria. Forse nemmeno le relazioni che svolgiamo dentro la città sono vere relazioni. Spesso l’ anonimato delle strade e nei luoghi pubblici ci risucchia, siamo e ci sentiamo estranei, creiamo gruppi piuttosto impermeabili, e, più in generale, quartieri di centro e quartieri di periferia che sono assolutamente estranei gli uni agli altri, come se fossero due mondi diversi.

A questo punto sarebbe interessante ragionare sul rapporto tra spazio urbano e spazio interiore. Forse è un punto chiave della riflessione. La domanda è: la crescita fisica è parallela alla crescita “spirituale”? Perché è da qui, dall’usare la città senza sentirla propria o dal sentirla troppo propria tanto da potere fare quello che si vuole, che nascono i problemi, a cominciare dall’imbrattare i muri delle strade delle scuole, dal distruggere le panchine e le fioriere, dal fare tiro a segno con i lampioni della passeggiata, dai posteggi dissennati …

Da questa sommaria e sinteticissima analisi che cosa si può dedurre? quali conclusioni si possono trarre? 

Il degrado della città è conseguenza del degrado culturale generatosi a cascata. 

Paesaggio urbano e paesaggio umano sono strettamente collegati.  Necessario dunque agire sul primo e sul secondo ...  recuperare moralità, cultura, capacità di sognare, bellezza.

Ipotesi progettuale

Per lo sviluppo del progetto si individuano, a scopo puramente indicativo, due grandi aree di interesse :

Sul versante urbanistico-architettonico

Partendo da un episodio architettonico di grande valore artistico (il Monte di Pietà) si possono attuare ricerche volte alla conoscenza delle peculiarità storico-artistiche del quartiere. Prima ancora, si potrà fare una mappatura del quartiere magari non della intera Circoscrizione IV, ma limitandosi alla zona di specifico interesse. Sarà prioritaria una delimitazione dei confini della circoscrizione e la loro descrizione, con possibili “incursioni” nella toponomastica (spiegazione, etimologia e storia dei nomi dei luoghi e delle strade particolarmente interessanti).

Entrando più nello specifico delle ricerche, ecco alcuni possibili ambiti di lavoro :

  •  valutazione dell’ esistente confrontandolo con stampe (se esistenti) che lo mostrano nella sua forma originaria e alla situazione pre-terremoto;
  •  inserimento dell’ edificio nel contesto del quartiere e della città;
  •  analisi delle architetture di qualità che insistono sulla via;
  •  ricerca sulla mia scuola che insiste sulla stessa via;
  •  osservazione e giudizio anche degli altri edifici presenti nei pressi, per valutarne l’ impatto positivo o negativo nel complesso della via. A pochi metri, il grande portale del deposito delle “varette” è il fregio di uno degli splendidi balconi del monastero benedettino di S. Placido Calonerò, odierna sede dell’ ITA Cuppari.

 Sul versante socio-antropologico

 si dovrà mirare a che i bambini arrivino a sentire, a “respirare” la città. Allo studio storico e architettonico si uniranno gli obiettivi dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità, intese nel senso più ampio dei termini. Si abitueranno quindi i bambini ad una riflessione sui comportamenti propri ed altrui in confronto della città intesa come “bene comune”:

  •  riflessione su quanto e come il monumento è stato recuperato alla fruizione della cittadinanza (possibilità di piccole interviste sulla sua destinazione e sul livello di soddisfazione dei cittadini al riguardo;
  •  osservazione dei passanti, come si muovono come impattano con gli altri ……
  •  valutazione dei rischi rispetto a calamità naturali proprio a partire dalle vicende che hanno coinvolto il monumento;
  •  comportamenti “virtuosi” per una fruizione ottimale dei beni comuni.

Prodotti finali  

Lavori dei bambini della scuola “Verona Trento”: ricerche, diari di bordo, lavori creativi e report con il supporto eventuale della Circoscrizione (per interviste, incontri, ecc.) 

Convegno con illustrazioni in power point e con testimonianze dei protagonisti

Mostra sui luoghi di interesse e sulla loro storia

Durata

Il progetto copre l’arco di un anno scolastico, con le seguenti tappe:

incontro di tutti i soggetti coinvolti (scuola, quartiere, amministrazione, ecc.) per la messa a punto e la condivisione del progetto;

svolgimento del progetto con gli studenti e sul territorio

fase conclusiva (possibilmente un momento pubblico in cui saranno protagonisti gli studenti).

Risorse umane

Operatori esterni : esperti facenti capo alle Associazioni promotrici - Operatori della scuola : docenti di classe, docente referente di coordinamento

Le attività potranno essere svolte parte in orario curriculare e parte in orario extracurriculare; coinvolgono competenze storiche, di scienze umane, urbanistiche, artistiche e linguistiche, e pertanto possono in parte anche contribuire alla costruzione del curricolo scolastico 

Sviluppo del progetto Quartieri

“LA CULTURA ILLUMINA LA VITA” II EDIZIONE
PROGETTI 2014-15

I 100 PASSI DELLE SCUOLE

I  QUARTIERI   SI INCONTRANO

Città e Territorio. Prove Tecniche di Cittadinanza Attiva

 

Martedì 17 marzo 2015 si è svolto il primo incontro con gli studenti del Comprensivo “Villa Lina-Ritiro”, con la partecipazione del presidente del V quartiere e dell’architetto Luciano Marabello nella sede della scuola Cesareo, in due turni (primaria / secondaria 1° grado): presentazione del progetto, descrizione del V quartiere, dei suoi confini, mappe e loro “lettura”.

PRIMO LAVORO DA CONSIGLIARE: i docenti potrebbero far fare agli alunni un breve scritto in cui sintetizzare le cose più importanti emerse nell’incontro. Si potrebbe trattare per ciascuna classe di un elaborato comune fatto collegialmente con la guida dell’insegnante ed eventualmente il supporto di una scaletta predisposta per rendere funzionale il lavoro e ottimizzare il risultato.

 

Indicazioni per il prosieguo del lavoro

Dopo questo momento comune le classi lavoreranno separatamente (coordinando eventualmente quelle che scelgono la stessa area tematica) e progetteranno i lavori da presentare nella manifestazione conclusiva.

Fasi di lavoro successive (da concordare con gli insegnanti delle classi interessate area per area)

  • Incontri con gli esperti (ciascuno per i suoi temi di riferimento)
  • Uscite sul territorio
  • Interviste
  • Raccolta di documentazione
  • Produzione
  • Comunicazione e diffusione

Si consiglia di raggruppare i suggerimenti tematici precedentemente dati in tre grandi aree, da gestire nelle varie fasi separatamente, tranne l’ultima :

 

IL QUARTIERE “FISICO” ► la configurazione naturale; i torrenti; la modifica del paesaggio e i fattori di rischio -  i comportamenti virtuosi - esperti: Nicola Basile e Silvia Paone

Possibili LAVORI DA CONSIGLIARE : Foto e disegni - Mappe del rischio - Decalogo dell’emergenza  -  Relazioni

 

IL QUARTIERE “URBANO” ► gli insediamenti  (case e loro tipologia) - edifici con elementi di particolare interesse – i monumenti e la loro ubicazione - le strade - gli edifici pubblici e il loro significato -  luoghi d’interesse - toponomastica - le strutture per la vivibilità (luoghi di ritrovo, strutture sportive, strade, mezzi di trasporto pubblico, cinema, teatri, scuole, ecc.) -   esperto: Luciano Marabello

Possibili LAVORI DA CONSIGLIARE : Foto e disegni – Mappe – Relazioni – Progetti (“Il quartiere che vorrei”)

 

IL QUARTIERE “UMANO e SOCIALE” ► la realtà socio antropologica (presenza di immigrati, storie di vita, interviste con anziani su ricordi, vecchi proverbi, antiche ricette, tradizioni, ecc.)  -   Coscienza civica (rispetto dell’ambiente, pulizia strade, raccolta rifiuti, stato del verde, ecc...)  - testimone: Beppe Cannuni  -  esperti : docenti delle classi interessate

Possibili LAVORI DA CONSIGLIARE : Foto e disegni  – Relazioni – Storie di vita – Ricettario con eventuali illustrazioni

 

COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE

A maggio : Cerimonia del Comune per la conclusione dell’anno scolastico ® presentazione del progetto e della fase a cui è giunto nei suoi vari ambiti
A ottobre : le classi che hanno prodotto disegni e foto si “gemellano” con il Liceo artistico “Basile” per organizzare la mostra (tabelloni da esporre a Palazzo Zanca) – Quelle che hanno raccolto antiche ricette si “gemellano” con il Professionale “Antonello” per organizzare una degustazione gastronomica da tenersi a dicembre nei locali della V^ Circoscrizione
A dicembre : degustazione gastronomica nei locali della V^ Circoscrizione  a cura degli studenti dell’ “Antonello”

Cerimonia conclusiva a Palazzo Zanca gestita dalla stessa scuola (tabelloni con i prodotti grafici e fotografici – illustrazione del progetto con Power Point, relazioni o altri prodotti della creatività degli studenti)

 

Questa ripartizione dettagliata è stata discussa in una riunione operativa tra Mondello, Stancanelli, Basile e Marabello con tutti i docenti interessati, che ha avuto luogo martedì 21 aprile. Sono stati fissati i prossimi appuntamenti tra le diverse classi e gli esperti di riferimento, per i giorni 21, 25, 26 e 29 maggio 2015.