CORSO DI FORMAZIONE A MESSINA

 

sisus

 

OBIETTIVI

Il corso si rivolge ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, senza uno specifico riferimento ad un particolare ambito disciplinare, per permettere la riflessione e condivisione di alcune pratiche innovative utili a formare docenti “competenti” e adeguati alla “scuola delle competenze”.

Il nuovo Piano di formazione Nazionale accogliendo la logica delle legge 107/2015 (art. 1 comma 181 lettera c) sottolinea l’importanza di integrare le competenze acquisite nella formazione iniziale mediante percorsi formativi che tengano insieme la riflessione teorica e la pratica: “Le competenze acquisite nella formazione iniziale divengono inerti se non supportate e ricostruite in modo continuo e attivo, soprattutto nel campo delle soft skills. In questa logica, la legge 107/2015 (art. 1 comma 181 lettera c) definisce i principi per le nuove modalità di accesso alla professione docente, favorendo la costruzione di percorsi formativi che tengano insieme la riflessione teorica e la pratica.” (Piano Nazionale, 2.8)

In tale ottica è stato pensato questo corso, che focalizza l’attenzione su alcune priorità per la formazione nel prossimo triennio. Verranno affrontati ambiti nodali per la metodologia didattica; l’attenzione sarà rivolta tanto a problematiche trasversali quanto a saperi specifici, ma di ampio respiro.

 

MONTE ORE

(40 ore complessive, da certificare anche per Singole Unità Formative)

  • 12 ore di lezione frontale interattiva
  • 9 ore di laboratori/simulazioni
  • 1 pomeriggio (4 ore) di confronto, verifica e valutazione del corso
  • 15 ore max complessive di esercitazioni e simulazioni online, da validare in base al lavoro svolto
 

DESTINATARI

Le attività proposte sono fruibili dai docenti di tutte la discipline, della scuola secondaria di primo e secondo grado, in quanto privilegiano un approccio di base e trasversale. 

Il corso per intero prevede:

  • lezioni frontali in plenaria, per illustrare quadri teorici di riferimento e fornire spunti per la riflessione personale
  • laboratori di gruppo in aula (dotata di PC e connessione internet) per avviare processi di didattica che favoriscano il dialogo e il confronto aperto a partire dagli input teorici
  • momenti di apprendimento e-learning con piattaforma dedicata ed esercitazioni coerenti con gli input ricevuti
  • momenti di rielaborazione individuale, per la riflessione e la produzione di materiali

Poiché le singole giornate sono state pensate in modo autonomo, pur se in coerenza con l’impianto complessivo, per venire incontro a tutte le possibili esigenze, è prevista la partecipazione anche solo a parte delle Unità Formative, intese ciascuna come 7 ore complessive più l’accesso alle risorse online, più le 4 ore conclusive di restituzione.

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MAPPATURA DELLE COMPETENZE

Le competenze attese in uscita da questo corso sono:

  • "competenze psicopedagogiche e didattiche"
  • "competenze trasversali" dei vari ambiti
  • "competenze relazionali"

 

RISORSE UMANE

  • Docenti universitari
  • Dirigenti e docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado

 

COSTI

  • € 100 per l’intero pacchetto in unica soluzione.
  • € 40 per una Unità Formativa (giornata di 7 ore più l’accesso alle risorse online, più le 4 ore conclusive di restituzione).
  • € 70 per due Unità Formative.

Si prega di prenotare al più presto possibile per una pianificazione ottimale degli incontri inviando una mail all’indirizzo ameliast@tim.it.

I docenti che hanno accesso ai benefici della “Carta del Docente” possono generare il buono per l’importo corrispondente alla soluzione prescelta e prenotare il corso inviandolo via mail all’indirizzo ameliast@tim.it

Per i soci SISUS in regola con la quota 2016-17 il costo dell’intero pacchetto sarà di € 80 e di € 30 e € 60 le altre soluzioni.

 

MATERIALE DIDATTICO

Nel costo - comprensivo dell’iscrizione a Sisus - sono inclusi i materiali delle relazioni e delle esercitazioni (online) e il volume di Domenico Barrilà, Quello che non vedo di mio figlio (Feltrinelli)
A richiesta potrà essere compresa anche copia del Quaderno delle Ricerca, Loescher, n. 34, “Leggere la città in classe. Il territorio come laboratorio di cittadinanza”, curato da A.Stancanelli e C. Petrucci

 

ATTESTAZIONE

Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione per le ore effettivamente frequentate e le eventuali esercitazioni online.  

 

 

Programma

PRIMA UNITÀ FORMATIVA
focus : COMUNITÀ DI APPRENDIMENTO E DISAGIO GIOVANILE

Martedì 21 febbraio 2017, ore 15.00 – 19.00 :

Marianella Sclavi, I bisogni psicosociali dei giovani
Giuseppe Cacciola, Psicologia e relazione educativa: è possibile "star bene" a scuola?
Lezioni interattive - Simulazioni -

Venerdì 3 marzo 2017, ore 15.00 – 18.00 :

Clotilde Pontecorvo, Interazione sociale, motivazione alla competenza e apprendistato cognitivo: costruire comunità di apprendimento a scuola (in videoconferenza)
Domenico Barrilà, Che cosa non sappiamo dei nostri ragazzi
Laboratorio /simulazioni

 

SECONDA UNITÀ FORMATIVA
focus : IL TERRENO DELLA TRASVERSALITÀ: LE COMPETENZE DISCIPLINARI E LA LORO VALIDAZIONE SUL TERRITORIO

Giovedì 9 marzo 2017, ore 9.00 - 13.00  /  15.00 – 18.00 :

Anna Maria Di Falco, Progettare un curricolo per competenze con l'alternanza scuola-lavoro
Maria Teresa Santacroce, Laura BinettiAlternanza, dalla teoria alla pratica: contesti, interlocutori, strumenti
Josette Clemenza, Le contraddizioni dell’alternanza scuola-lavoro
Lezioni interattive - Laboratorio /simulazioni

 

Claudia Petrucci, Come valorizzare le “uscite didattiche”: strumenti per la lettura del territorio

Laboratorio /simulazioni

 

TERZA UNITÀ FORMATIVA
focus : METODOLOGIE DIDATTICHE E SAPERI PER LA SCUOLA

Martedì 11 aprile 2017, ore 9.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00

Silvano Tagliagambe, Saperi per la scuola : architettura per la modellizzazione dei processi cognitivi
Donatella Cesareni, Giovani, Internet, Scuola: saggezza digitale e approccio trialogico all’apprendimento
Lezioni interattive - Laboratorio /simulazioni
 
Alba Graziano, Un nuovo approccio nella didattica : la metodologia CLIL
Lezioni interattive - Laboratorio /simulazioni

Online (ore 15 complessive, da validare in base alle esercitazioni svolte) - Strumenti e metodologie per la didattica: Videoconferenze - Esercitazioni - Formazione con studio individuale dei materiali -

ULTIMA GIORNATA (interessa tutte le unità formative)
focus : LABORATORI DI SINTESI E VERIFICA - VALUTAZIONE DEL CORSO

Giovedì 4 maggio 2017, ore 15.00 – 19.00 :

Riepilogo del corso; validazione delle esercitazioni e simulazioni; valutazione delle attività; consegna degli attestati (a cura del direttore del corso)

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La Formazione ... in corso a Messina

Il corso di formazione "Nuove visioni dell'insegnamento/apprendimento" che si svolge presso il Liceo "Ainis" di Messina giunge alla seconda Unità Formativa. Giovedì prossimo, 9 marzo, l'incontro sui rapporti con il territorio e l'alternanza scuola-lavoro. 

Intanto è stata allestita l'area riservata per le esercitazioni dei corsisti, e si sta effettuando l'inserimento di questa edizione del corso sulla piattaforma del Miur dedicata alla Formazione, ma ancora non accessibile ai docenti.

Sono previste altre edizioni dello stesso corso, con le variazioni che si rendono necessarie in base ai contesti, nelle sedi di Sezze (LT) e Lucca. Al più presto le informazioni su questo sito.

Comunità di apprendimento e disagio giovanile

 

L'incontro con Domenico Barrilà ha concluso il primo step del corso "Nuove visioni dell'insegnamento/apprendimento" che si svolge presso il Liceo "E. Ainis" di Messina.

La visione della lezione in video di Clotilde Pontecorvo, Interazione sociale, motivazione alla competenza e apprendistato cognitivo: costruire comunità di apprendimento a scuola, è stata lasciata alla libera fruizione dei corsisti che possono consultarla nell'area a loro riservata e fare le relative esercitazioni, rinviando il dibattito via skype alla giornata conclusiva del 4 maggio 2017, quando non è escluso che la stessa illustre docente possa essere tra noi.

Tutto lo spazio è stato quindi dedicato all'interazione con lo psicologo-scrittore, che ha tenuto viva e costante l'attenzione prima con una bella "lezione" sulle strategie dell'educazione, segnalando ed "esorcizzando"  alcune "compagnie fastidiose" che le impediscono di funzionare realmente, perchè innalzano vere e proprie "paratie stagne" tra noi e i ragazzi, e poi in un animato confronto che ci ho portato anche al di là del tempo stabilito.

 

Così come ere avvenuto anche nel precedente incontro di apertura del corso, con Marianella Sclavi e Giuseppe Cacciola. Anche in questo caso, la prima parte del pomeriggio era stata impegnata dalle due relazioni, che si sono avvicendate in grande sintonia, focalizzando temi affascinanti e fondamentali nella relazione educativa, quali l'ascolto attivo e la mediazione nei conflitti.

Ne è seguito un vero e proprio "laboratorio", in cui i corsisti si sono messi in gioco e confrontati tra loro e con i formatori in una atmosfera fortemente empatica e partecipata.

 

 

Nell'area riservata ai corsisti, il report delle attività e le consegne per le esercitazioni, che verranno validate e attestate nella giornata conclusiva del 4 maggio 2017.

Metodologie didattiche e saperi per la scuola

 

 

Conclusa l'intensa giornata dell'11 aprile, il corso si avvia ormai al giro di boa.

L'ultimo incontro è fissato per il prossimo Giovedì 4 maggio (pomeriggio, dalle 15.00 alle 19.00), in cui saranno tirate le fila per tutte e tre le Unità. Infatti i corsisti avranno modo doi esprimere opinioni, impressioni, valutazioni, suggerimenti. Saranno discussi gli esiti dei lavori fatti grazie alle consegne online, compilato il questionario finale e consegnati gli attestati.

Di seguito, una sintetica descrizione dello svolgimento dei lavori

 

I lavori della mattinata sono stati aperti da Silvano Tagliagambe, che ha appassionato l'uditorio con una magistrale lezione: partendo dalla svolta epistemologica così come propugnata da Edgar Morin ha tracciato a grandi linee il cammino dalla gnoseologia (teoria della conoscenza) all'epistemologia  (analisi dei linguaggi e delle strutture interne dei vari campi della conoscenza). Una "rivoluzione" che ha avuto notevoli conseguenze nel panorama della scienza.

E che soprattutto  rende più pressante il problema della mediazione linguistica: non esiste oggetto della conoscenza a cui si possa accedere senza di essa. Un vero e proprio linguaggio è quello della percezione visiva, con "sintassi" e "grammatica" proprie, e che per realizzarsi ha bisogno di confini (senza i quali l'oggetto si confonde con lo spazio circostante e viceversa).

Il problema dei "confini" rimanda ad un altro centro di attenzione, quello della creatività, intesa come capacità di "vedere altrimenti", e che tuttavia ha appunto confini ben precisi,  pur avendo uno spazio enorme, che è quello del possibile. E qui si entra nel merito dei suggerimenti didattici, preziosi quanto assolutamente motivati da rigorosi studi scientifici: non partire da dati, ma da problemi; realizzare il gioco dialettico di intersezione tra discipline diverse; necessità imprescindibile dalla cooperazione (per cambiare occorre agire insieme).

VEDI PRESENTAZIONE INTEGRALE CLICCANDO QUI
(accesso riservato ai partecipanti alla formazione)

 

Donatella Cesareni, partendo dalla constatazione - ovvia, ma le cui conseguenze sulla didattica non sono ancora mai  sviscerate abbastanza - che le tecnologie digitali non solo pervadono la nostra vita, ma hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere e di apprendere, ha posto il problema di come sviluppare la "saggezza digitale". Gli insegnanti si pongono come "saggi digitali" quando sono in grado di organizzare contesti di apprendimento in cui gli studenti possano usare la propria "destrezza digitale" (che si limita all'abilità dello 'smanettare') per potenziare le proprie capacità. Dunque in tali contesti i docenti si assumono il ruolo di guida e di controllori della qualità del processo.

Ha poi dimostrato come organizzare attività attorno ad oggetti condivisi che rendono possibile il coinvolgimento degli studenti entrando insieme ai corsisti nella piattaforma Padlet, una delle più popolari applicazioni educative presenti sul web e operando con loro allo stesso modo che nelle sue lezioni con gli studenti della "Sapienza". Si tratta di uno strumento freemium, disponibile sia in versione Web che per dispositivi mobili con sistema operativo iOS e Android. La versione freemium risulta per lo più sufficiente a soddisfare le esigenze di docenti e studenti. Il successo di Padlet è legato alla sua semplicità e alla sua versatilità. L’idea portante di questa applicazione è infatti quella di consentire a chiunque di pubblicare, individualmente o collaborativamente, contenuti sul web. Per far questo Padlet si “limita” a offrire un servizio minimale: # uno spazio vuoto o wall, un muro # uno strumento per inserire contenuti multimediali: testi, immagini, video, file audio, link, etc. Padlet risutla quindi: # estremamente semplice da utilizzare, non richiede un lungo periodo di apprendimento prima di poterlo usare # estremamente versatile, poiché con Padlet si può realizzare qualsiasi formato di pubblicazione web: diari di apprendimento, documentazione di eventi, condivisione di risorse, ricerche / relazioni, articoli, scrittura collaborativa, valutazione formativa, lezioni, presentazioni di temi /argomenti / problemi, brainstorming e altro ancora.

Dopo essersi cimentati con i propri tablet, i corsisti hanno infine discusso delle possibilità aperte appunto da questo strumento interattivo molto semplice e al contempo coinvolgente.

Il dibarttito vero e proprio sulle due relazioni della mattinata si è aperto nel pomeriggio, per lasciare infine lo spazio all'ultimo intervento previsto.

Alba Graziano è entrata nel merito della metodologia CLIL mostrando come in essa si integrino contenuti disciplinari, abilità cognitive ed espressione linguistica (Content, Cognition, Communication) tre componenti che vanno considerate a vari livelli di complessità in rapporto alle competenze dei discenti. L'acquisizione della conoscenza nei diversi livelli (ad esempio, secondo la tassonomia di B. Mohan) richiede il coinvolgimento di operazioni cognitive, che anch'esse possono essere di livelli diversi in relazione alla struttura più o meno complessa della conoscenza.

L'utilità della riflessione su questi processi di insegnamento/apprendimento - che coinvolge processi cognitivi quali selezionare, classificare, ordinare e valutare le informazioni, e nei quali non si può prescindere nè dall'uso delle tecnologie nè dalla cooperazione tra docenti e studenti e tra docente e docente - si riverbera di necessità sul lavoro dell'intero consiglio di classe. Questo si può constatare osservando, ad esempio, lo sviluppo di una unità di apprendimento secondo la "piramide" di Oliver Meyer.

 

Vogliamo chiudere questa breve sintesi con un richiamo di Silvano Tagliagambe al libro da cui il corso ha preso le mosse : "A Messina ho constatato le magiche virtù connettive del nostro libro: eravamo in tre, non ci eravamo messi minimamente d'accordo, ma le 'affinità elettive' sono state impressionanti". Ci auguriamo tutti dunque che esso possa continuare a produrre i suoi benefici effetti sulla scuola!

I numerosi stimoli per un laboratorio vero e proprio sui problemi affrontati sono stati colti e ridiscussi nell'animato dibattito che ne è seguito, e saranno ripresi e personalmente elaborati dai corsisti nelle esercitazioni online dell'area a loro riservata, dove si troveranno anche tutti i materiali forniti dai relatori e i suggerimenti per le esercitazioni.

 

Le competenze disciplinari e la loro validazione sul territorio

IL TERRENO DELLA TRASVERSALITÀ:

LE COMPETENZE DISCIPLINARI E LA LORO VALIDAZIONE SUL TERRITORIO

Si è svolta il 9 marzo 2017 presso il Liceo "Ainis" di Messina la seconda Unità Formativa del Corso "Nuove visioni dell'insegnamento/apprendimento", che ha avuto come focus il rapporto con il territorio e l'alternanza scuola-lavoro.

La mattinata ha visto l'ampia ed esauriente relazione della Dirigente del Liceo "Turrisi Colonna" di Catania, professoressa Anna Maria Di Falco, che, partendo dalla normativa, ha spaziato  nel versante metodologico-didattico, del lavoro degli Organi Collegiali e delle loro "competenze" in merito all'alternanza, non tralasciando di sottolineare l'obiettivo principale dell'alternanza che è quello di rendere gli studenti "manager di sè stessi".

 

 

Josette Clemenza, docente di Scienze Umane e Filosofia nel Liceo "E. Ainis" di Messina e componente del Comitato tecnico scientifico di SISUS, ha fatto da contrappunto a questa prima panoramica mettendo in evidenza le contraddizioni, i punti di forza e quelli di debolezza, le opportunità e le minacce dell'alternanza scuola-lavoro, in una chiave non di sterile polemica pensì orientata verso una visione critica,sì, ma al contempo positiva e propositiva. Ricordandoci, con Albert Einstein, che "Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a farle nello stesso modo"

 

 

Laura Binetti, docente di Scienze Umane e Filosofia e referente dei tutor dell'alternanza nel Liceo "T.Fiore" di Terlizzi (BA), ha poi contestualizzato il lavoro della scuola nel territorio, traghettando l'uditorio "dal dire al fare", e presentando l'alternanza come una strategia didattica con una forte opzione pedagogica, che può costituire un nuovo modello pedagogico per i Licei. Ha concluso mostrando interessanti esperienze realizzate e in corso e illustrandole con verve e competenza.

 

Dopo un primo animato dibattito e la necessaria pausa, i lavori sono proseguiti nel pomeriggio. L'articolata e documentata relazione di Claudia Petrucci, docente di Materie Letterarie e componente del Comitato Tecnico Scientifico di SISUS, ha consentito di ampliare gli orizzonti e riconsiderare i rapporti tra scuola e territorio nel contesto delle uscite didattiche e delle "gite scolastiche", che ancora troppo spesso diventano occasioni sprecate per l'attualizzazione delle discipline e la loro "messa alla prova" in una esperienza di integrazione didattica.

Viceversa, esse vanno viste e vissute come terreno fertile per esrcitare le competenze di cittadinanza in un ambiente di realtà ed al contempo misurarsi con quelle che meglio servono ad orientarsi in una realtà complessa.

 

L'approccio laboratoriale e pratico ha costituito il fil rouge un po' di tutti gli interventi, conclusi da quello di Maria Teresa Santacroce, docente di Scienze Umane comandata presso l'Ufficio Scolastico Regionale di Bari, la quale, a partire da una riflessione sulle competenze, si è posta nella prospettiva della loro utilizzazione nella vita reale. L'ottica interdisciplinare e la conseguente integrazione dei saperi, indispensabili per un esercizio proficuo dell'alternanza scuols-lavoro, possono e devono fornire modelli per organizzare ambienti di apprendimento non solo utili, ma appetibili per i nostri giovani.

 

I numerosi stimoli per un laboratorio vero e proprio sui problemi affrontati sono stati colti e ridiscussi nell'animato dibattito che ne è seguito, e saranno ripresi e personalmente elaborati dai corsisti nelle esercitazioni online dell'area a loro riservata

 

 

 

I materiali

Consultate le slide della giornata sui rapporti con il territorio e sull' alternanza scuola-lavoro :

Anna Maria Di Falco, Progettare un curricolo per competenze con l'alternanza scuola-lavoro.

Josette Clemenza, Le contraddizioni dell'alternanza.

Laura Binetti, Scuola e territorio: contesti, interlocutori, strumenti.

Claudia Petrucci, Uscire nel territorio : un'attività (per)formativa

Maria Teresa Santacroce, Progettazione dell'alternanza scuola-lavoro nel consiglio di classe.