Progettazione LES Liceo Ainis Messina

 

Dipartimento “Ainis” Messina [1]


 

La riflessione del nostro dipartimento non si discosta molto dalle proposte avanzate dal Pieralli di Perugia. Condividiamo 'in astratto' la necessità di produrre programmazioni integrate, ma nella realtà noi siamo ben distanti da questa possibilità. Inoltre vorremmo che si sottolineasse la difficoltà di affrontare alcuni nodi problematici, presenti negli OSA, privandosi del contributi di alcune discipline (leggi Antropologia all'ultimo anno).  Nel verbale del nostro dipartimento abbiamo ribadito la necessità di rivedere la distribuzione delle discipline a partire dal primo biennio. Ci sembra che, da qualche parte, tale questione vada sottoposta al MIUR che chiama a raccolta le truppe sparse per intervenire sull’emergenza esami di stato ma non può ignorare che bisogna tornare ancora al curriculo.

Per quanto riguarda il modello da suggerire per  la prova d'esame la nostra idea, su cui faremo esercitare i ragazzi delle quattro quinte del Les, é di proporre due modalità a scelta del candidato (non due quesiti ma aut/aut):

La prima ricalca il tipo di prova richiesta dal “vecchio” Liceo di scienze sociali, un saggio breve su un fenomeno complesso con consegne inerenti la sua articolazione e attualizzazione;

Un secondo modello prevede la presentazione di uno o più testi corredati dalla richiesta di:

  • esplicitare i contenuti;
  • definire la prospettiva pluridisciplinare da cui si guarda al fenomeno ( con riferimento a teorie e autori);
  • individuare e scegliere, motivandone la ragione, gli strumenti metodologici più idonei ad affrontare l'argomento nella realtà contemporanea, servendosi della metodologia specifica.

Significa che possono citare ricerche già realizzate e note ( Indagini  Istat, dati di altre indagini....) ma
anche, dove è possibile, utilizzare le esperienze realizzate sul campo ( interviste, storie di vita...) in occasione di stage.

La metodologia della ricerca entrerebbe in gioco in misura limitata quale capacità di servirsi di dati, grafici, statistiche da mettere in correlazione con teorie scientifiche. Crediamo che chiedere ai ragazzi di definire il disegno di una ricerca, ipotizzarne le strategie e interpretarne i dati sia un compito troppo gravoso e inadeguato.

Il richiamo all'esperienza di stage o a percorsi, anche individuali, di contatto diretto con la realtà
 (pensiamo ad esperienze significative di volontariato) potrebbe essere richiesto anche nel quesito dedicato alla rielaborazione dell’argomento, come se si introducesse l'analisi di un caso.

Riteniamo che questo tipo di prova potrebbe adattarsi più e meglio del 'vecchio' saggio a una
valutazione delle eccellenze ma anche alla restituzione dei vissuti dei ragazzi.

Sulle macro aree non pensiamo ci sia molto da definire, per quanto riguarda i sottogruppi, ci stiamo lavorando cercando anche di selezionare i testi da sottoporre a verifica e le ricerche da affiancare all’apparato teorico.

In breve stiamo ragionando su:

 

GLOBALIZZAZIONE

  • Trasformazioni economiche ( crescita, decrescita, povertà, sostenibilità, sviluppo, green economy, economia solidale);
  • Trasformazioni sociali e culturali  (migrazione e politiche di integrazione; neo colonialismo e negazionismo del colonialismo italiano; politiche globali e diritti universali)

MODELLI DI WELFARE

  • Politiche sociali e terzo settore
  • Il piano di sviluppo progettato da Danilo Dolci

IL MONDO DEL LAVORO

  • La flessibilità, il precariato; il lavoro nero; disuguaglianza

LA COMUNICAZIONE

  • Le caratteristiche della comunicazione di massa
  • I cambiamenti introdotti dall’uso di nuove tecnologie
  • Il ruolo della rete nelle nuove rivoluzioni e guerre

STRUTTURE DI POTERE E FORME DI GOVERNO

  • In integrazione con i docenti di diritto

 

[1] Il  lavoro è ancora in fieri, perché ci teniamo a precisare che, nel contatto col Miur, si sottolinei l'urgenza di rivedere ( per  il prossimo quinquennio appena partito) le indicazioni nazionali. Alcune note sono solo cenni da sviluppare. (Josette Clemenza)

 

Commenti

Ritratto di Claudia Petrucci

Carissimi, mi inserisco su due punti del documento AINIS che mi sembrano molto importanti, e toccano temi a cui tengo:

  1. Di metodologia della ricerca per così dire "attiva" , cioè finalizzata a costruire davvero percorsi di indagine,etc. etc. si può parlare a scuola solo in modo generico. La metodologia di ricerca connessa ai diversi campi del sapere si impara a praticare all'Università e nei Dottorati, o almeno così si spera, e questo vale ovviamente anche per le scienze sociali . Il fatto di averla scaricata sulle braccia degli indirizzi liceali è una delle tante manifestazioni di incompetenza dall'alto, anche perché il corollario sottinteso che si accompagna ad ogni richiesta di svolgere compiti impossibili è la delegittimazione dei volenterosi che ci provano, ma ahimé combinano poco...... Molto più importante, SOCIALMENTE importante, è la capacità di LEGGERE i risultati e diventare consapevoli delle premesse e dei percorsi metodologici che li hanno prodotti. (capacità di servirsi di dati, grafici, statistiche da mettere in correlazione con teorie ) Altrimenti siamo cittadini di serie B sempre pronti ad essere tacciati di "emotività" e "irrazionalità" quando ci capita di criticare le scelte del potere. (vedere, per credere, il recente dibattito sugli OGM apparso su repubblica e le incredibili argomentazioni della sen. Cattaneo)
     
  2. Delle tematiche della globalizzazione deve far parte la sostenibilità ambientale. Sono molto contenta di vedere questo tema nel documento dell'Ainis. Tra l'altro far posto all'attenzione ai limiti del pianeta sotto l'impatto antropico è possibile anche solo utilizzando le collaborazioni interdisciplinari possibili (per esempio, con la fisica quando questa tratta l' energia, vedi p.es nel nostro sito passaggi il programma di fisica del Vinci di Bologna). E dato che una revisione dei percorsi, e non solo dei programmi d'esame, pare proprio auspicabile, perché non richiamare l'attenzione sulla opportunità di fare continuare le scienze naturali nel triennio sociale?

ABLATUN (Abbracci e buon lavoro a tutti noi)
Claudia Petrucci

 

Claudia Petrucci, componente del CTS di Sisus