Primo incontro e nuovo appuntamento

Interessante e davvero stimolante l'incontro promosso da Clotilde Pontecorvo e  andato "in onda" giovedì 3 dicembre scorso su piattaforma Zoom e in diretta Facebook.

Prendendo lo spunto da un proprio articolo, già pubblicato su Education 2.0, Vittoria Gallina ha dato il via al dibattito mettendo in evidenza innanzi tutto come la valutazione debba essere considerata lo strumento di un rapporto educativo, e come proprio su questo il problema vada impostato correttamente. L'evento, aperto dai saluti di Clotilde Pontecorvo e moderato da Raimondo Bolletta, è andato avanti fino alle 19.00, ed ha visto gli interventi di Bruno Losito, Eleonora di Maggio, Lucia Marchetti, Nicoletta Lanciano, Luigi Mantuano, Anna D'Auria, Pietro Boscolo, Elio Raviolo, Paolo Mazzoli.

La registrazione completa si può seguire a questo link.

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Il prossimo incontro è previsto per giovedì 17 dicembre sempre dalla ore 16.00 alla 19.00. Il tema sarà lo Snodo tra Scuola dell'Infanzia e Scuola Primaria, ma si avrà occasione di parlare ancora del tema della Valutazione, in particolare appunto nella Primaria. A questo proposito ricordiamo che sono state emanate recentemente l'ordinanza e le relative Linee Guida sulla nuova valutazione nella primaria, che pubblichiamo qui in allegato. Ricordiamo che i documenti prodotti e/o segnalati dal Gruppo di lavoro su questo ambito si possono ripercorrere nella nostra sezione dedicata, che viene aggiornata periodicamente.

Segnaliamo altresì la nota inter associativa CIDI, MCE, ProteoFareSapere, uscita qualche giorno fa, quando ancora eravamo in attesa delle Linee Guida.

Commenti

Ritratto di Claudia Petrucci

Grazie Clotilde e Vittoria e tutte/i per il bellissimo incontro che riassume praticamente mezzo secolo di impegno nella speranza di ricomporre valutazione (nei tre aspetti sottolineati da Vittoria : formativa, sommativa e di sistema) e processo educativo. Continuiamo a provarci. I tempi di ora hanno reso ancora più evidente se possibile l'insostenibilità di una separazione ma ci impongono ridefinizioni complesse. Per esempio: uno dei fondamenti dell'educazione "nostra" è stato ed è  considerare le discipline NON come idoli o come orizzonti esclusivi ma come oggetti mediatori della relazione educativa, attraverso cui la vera sfida è come si arriva al saper fare, alla padronanza di aspetti importanti, e come ci si mette in gioco ragazzi e adulti. Che ne è di questa prospettiva ora che da mesi  la didattica in remoto,  per fasce di età e stagioni di vita delicate,  ridimensiona pesantemente l'aspetto relazionale e tutta l'attenzione è rivolta al che cosa e al come trasmettere.? Si certo, si può mantenere una relazione anche in video e in chat  ma con tempi lunghissimi e disgregati, e rumore di fondo immenso. Riusciremo mai a valutare  le nuove modalità di relazione e a capire dove si deve correggere, dove si deve intervenire, e dove magari rinunciare ? Stesso discorso per l'organizzazione scolastica che già era frammentata prima, nonostante mezzo secolo di esperienze e studi che auspicavano e cercavano di praticare organizzazioni più solidali, e figuriamoci adesso. Quest'anno,  in un laboratorio didattico con  studenti universitari, mi sono resa conto di quanto pesino, perfino con studenti ormai grandi e strutturati, gli equivoci i pregiudizi le incertezze e le paure, scolastiche e non,  che nell'ambiente "antico" di scuola in presenza, coi ragazzi più giovani della secondaria , mi era stato così spesso possibile intercettare e recuperare in positivo, magari con un sorriso.

Claudia Petrucci, componente del CTS di Sisus

Quanto tristemente vero!!!!!