Sulle prove d'esame

 

PREMESSA

I partecipanti al seminario nazionale del LES, sulle prove d’esame di Stato, tenutosi il 13/11/2014, in seguito all’incontro seminariale delle reti regionali del Lazio e dell’Umbria, sono giunti alle seguenti conclusioni.

 

1.

Rimane valida l’indicazione di orientare l’esame di Stato nel senso di una prova che metta in campo le capacità degli studenti di prospettare elementi di ricerca nel campo economico, giuridico, delle scienze umane. Tale indicazione non può essere, però, che un risultato di una prassi didattica consolidata nei singoli Istituti, che non è stata ancora pienamente messa a punto nelle diverse scuole aderenti all’indirizzo Les. Pertanto si ritiene che non sia profittevole per gli studenti operare una forzatura in tal senso.

Occorre quindi avvicinarsi progressivamente all’obiettivo finale proposto dalle Indicazioni nazionali, facendo tesoro di ciò che è già avvenuto nelle singole sedi, rafforzando il lavoro di rete e la condivisione delle attività didattiche, proponendo prove di esame che permettano un sereno sviluppo delle competenze che gli studenti dell’indirizzo stanno man mano maturando, tenendo come asse di riferimento le competenze effettivamente raggiunte.

In tal senso si propone di metter mano a breve ad una riflessione dell’attuale dispositivo dei contenuti disciplinari, introducendo argomenti interdisciplinari e multidisciplinari, al posto della semplice elencazione di contenuti settoriali di ogni singola disciplina, in modo da facilitare il lavoro degli insegnanti, nel senso di una programmazione comune ed integrata dell’attività didattica da parte di tutti gli insegnanti dell’indirizzo di studio.

 

2.

Riguardo alla prova di esame si propongono le seguenti modalità per la seconda prova per il corrente anno scolastico:

  • l’esame dovrebbe veder presente, in qualità di membro interno, l’insegnante cui afferisce la seconda prova scritta. Questo in considerazione delle modificazioni introdotte nella seconda prova scritta d’esame, per rassicurare gli alunni di fronte alle novità introdotte nel corrente anno scolastico.

  • Dovrebbero essere presentate allo studente almeno due prove d’esame tra le quali scegliere quella da affrontare nel corso dell’esame. Tali prove dovrebbero avere lo stesso impianto tipologico, poiché l’introduzione di prove con diversa modalità di risoluzione porrebbe il problema della effettiva equipollenza della valutazione sommativa.

  • Gli argomenti da sviluppare dovrebbero avere carattere generale connessi con gli argomenti e le impostazioni didattiche sviluppati effettivamente nel quinto anno, poiché si tratta, in questa fase, di valutare la capacità di argomentare, rendere stringenti le proprie convinzioni, utilizzare materiali differenti, fare riferimento a tutti gli insegnamenti presenti nelle discipline ( sia elementi di diritto e di economia politica per la classe di concorso A019 e sia sociologia che antropologia culturale, che metodologia della ricerca per la A036.).

  • La prova d’esame dovrebbe avere la seguente struttura:

    1. un dispositivo costituito da un brano di un autore, o parte di un articolo divulgativo, con le indicazioni sulle questioni essenziali da sviluppare da parte del candidato.

    2. alcuni materiali di supporto e di appoggio attraverso su cui il candidato possa far conto nell’impostare e approfondire gli elementi della traccia. Tali materiali dovrebbero essere di diverso tipo: brevi saggi, articoli specialistici, grafici, tabelle di carattere statistico, materiale iconografico, ecc.

    3. due quesiti a risposte sintetiche aperte relativamente al materiale d’appoggio, attraverso le quali possano essere verificate le abilità nel decodificare, confrontare ed analizzare strumenti specifici afferenti alle diverse discipline d’indirizzo.

  • Riguardo alla valutazione, si ritiene che non abbia senso introdurre griglie differenziate con punteggi diversi per ogni sezione della prova d’esame, essendo la completezza nell’intera

prova, la capacità di mettere in campo ragionamenti ed argomentazioni complessi, la precisione, la dovizia di osservazioni, la completezza delle risposte, parametri sufficienti per una valutazione complessiva di quanto svolto dallo studente. Tali valutazioni possono essere riassunte e rappresentate da un’unica griglia di valutazione a più voci, correttamente calibrata.

 

3.

Al fine di sviluppare il confronto tra le diverse sedi e di giungere entro la fine del mese di febbraio alla definizione ultima della seconda prova scritta, tutti i rappresentanti delle diverse sedi della Rete Lazio-Umbria del LES, decidono che ogni sede aderente elaborerà, entro il mese di dicembre, due simulazioni di prove, una per la classe A019 ed una per la A036, da mettere in rete attraverso la rete regionale, da diffondere tramite il sito istituzionale della Scuola polo ( il Margherita di Savoia di Roma), la rete regionale LES e il portale nazionale di recente costituzione. Tali prove potranno essere anche utilizzate nell’attività scolastica delle singole scuole, a seconda di quanto riterranno opportuno i singoli istituti.

Roma, 13/11/2014.

Il coordinatore del gruppo LES Lazio-Umbria Prof.ssa Maria Mangiola