Loro la crisi noi la speranza

genova 2001-2011

Seminario CITTADINANZA EUROPEA DI RESIDENZA
mercoledì 20 luglio, ore 9.30-12.30

Promuovono: Movimento federalista europeo, Osservatorio Europa, Flare, Crbm, Transform, European Alternatives

Intervento Claudia Petrucci – Sisus

 

Chi si occupa di educazione sa che nel rapporto tra i giovanissimi immigrati e la scuola i problemi non sono quasi mai quelli ovvi. Non è la competenza linguistica, che è spesso buona in modo sorprendente. E non è la motivazione o la disponibilità a imparare , spesso superiore a quella di molti ragazzi italiani. Il problema principale è l’incertezza profonda , è il non sapere se valga la pena di fidarsi e investire energie in un paese in cui potresti anche non avere futuro. La precarietà e la macchinosità degli itinerari che con tanta avarizia concedono lavoro e soggiorno ai genitori si riflettono sulla vita e sui progetti dei ragazzi come una zavorra nascosta. C’è poi chi è nato in Italia, è italiano a tutti gli effetti, ma per l’arretratezza del nostro diritto, che non prevede lo ius soli, vede avvicinarsi il diciottesimo anno come l’inizio di un’ordalia, che per assurdo potrebbe anche finire con la negazione della cittadinanza. Proprio la maggiore età , che per i compagni vuol dire comunque identità e riconoscimento, per questi ragazzi vuol dire perdere protezione e rischiare il limbo. Che alla fine la cittadinanza venga di regola concessa non è un buon argomento : chissà se si faranno mai i conti sui costi personali e sociali di tutta questa insicurezza.