Nuovo documento e iniziative della Rete LES

La Rete Nazionale dei Licei Economico-Sociali sta monitorando con attenzione l’evoluzione del Disegno di Legge “Made in Italy” che, come è ormai noto, introduce l’omonimo Liceo stabilendo nel contempo che vi confluisca, a partire dal 2024/2025, il LES.

La nuova versione del DDL, trasmessa al Parlamento solamente negli scorsi giorni, presenta alcune modifiche rilevanti rispetto a quella che era stata resa nota due mesi or sono. Il Made in Italy è ora definito “opzione”. È auspicabile che l’imminente discussione alle Camere miri a dissipare alcuni interrogativi che la nuova proposta suscita.

Facendo seguito al suo mandato istituzionale, al fine di non disperdere il prezioso patrimonio professionale del LES e favorire la collaborazione con i Decisori politici, con l’Amministrazione, con le realtà che hanno affiancato il Liceo nei 13 anni di fervente attività, la Rete nazionale dei Licei Economico-Sociali ha assunto tre nuove iniziative:

  • un significativo coinvolgimento delle studentesse e degli studenti dei Licei Economici e Sociali della Rete nazionale nel Festival dell’Economia Civile a Firenze tra il 28 Settembre e il 1 Ottobre 2023 e la collaborazione con la SEC;
  • il VII Seminario Nazionale dei LES, che avrà come tema “Il Liceo della Contemporaneità verso il futuro. Metaverso, intelligenza artificiale e transizione digitale” (Brescia 17-18 ottobre 2023) in continuità con la tradizione di offrire formazione di qualità ai dirigenti scolastici e ai docenti della Rete Nazionale nelle Capitali della Cultura italiane;
  • la “Settimana delle Notti Bianche dei LES” (27 Novembre-7 Dicembre) in cui le porte dei Licei Economico-Sociali saranno aperte per accogliere famiglie, studenti Amministrazioni, esperti del mondo universitario e delle realtà economiche e produttive negli spazi in cui si svolgeranno le numerose attività programmate dalle scuole, volte a valorizzare la centralità degli studenti nel processo di apprendimento, la trasversalità del curricolo e l’interazione col Territorio.

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Made in Italy: nuovo ddl, vecchie perplessità

Come sottolineato in un documentato articolo su Tecnica della scuola sono molte le perplessità che permangono dopo l'uscita della nuova versione del Ddl, trasmessa al Parlamento negli scorsi giorni, sul Liceo del Made in Italy.

Questo infatti presenterebbe alcune modifiche rilevanti.

Il Made in Italy è ora definito “opzione”. La confluenza del LES nella nuova “opzione” dovrà avvenire: “subordinatamente alla sussistenza delle risorse umane, finanziarie e strumentali esistenti a legislazione vigente” “senza determinare situazioni di esubero di personale e senza determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”. >> leggi tutto

Made in Italy: si sopprime il Liceo economico sociale. La rivolta di 200 docenti: “Il governo chiude una scuola amata dagli studenti”

 

Nel pubblicare l'articolo di Corrado Zunino uscito su Repubblic@scuola del 3 agosto 2023 - del tutto concordante con le nostre posizioni - è per noi doveroso fare una precisazione.

Se l'illustre giornalista scopre adesso l'articolo del Ddl che sopprime il Les, e cita la petizione di Change.org e le prese di posizione di associazioni di economisti, nonché la nascita del Comitato "Salviamo il Les", che data alla fine di luglio, ricordiamo che su questo sito è apparsa la nostra denuncia già il 21 maggio 2023, e contestualmente è stata aperta la nostra petizione che in poche settimane ha raccolto circa tremila firme, tra cui quelle di illustri esponenti del mondo della cultura, dell'Università e della scuola.

Anche la rete nazionale dei Les - la cui Cabina di regia è incardinata nel MIM - ha preso una posizione ufficiale con un documento del 20 giugno scorso.
Quindi non si tratta di una improvvisata fiammata di protesta, bensì di una riflessione ponderata e condivisa, che si è alimentata di dibattiti e approfondimenti in tutte le sedi, mediatiche e non.
 
Questo soltanto per sottolineare come la più forte preoccupazione sia nata nell'ambito delle Scienze Umane e Sociali prima ancora che in quello economico. La scomparsa delle Scienze Umane e Sociali dal curricolo, infatti, è un danno e un impoverimento per la stessa Economia, in quanto essa va ricompresa in tali scienze, e pertanto rimarrebbe priva di una sponda indispensabile alla sua corretta comprensione

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