Documento fondativo del Liceo delle Scienze Sociali

 

L'indirizzo di Scienze Sociali: il profilo formativo e gli assi culturali

Roma 7/2/2000 

 

Il cammino percorso

L’indirizzo di Scienze sociali, sperimentato da 168 istituzioni scolastiche nell’anno scolastico 1998-1999 e autorizzato per il 1999-2000 in altre 56 scuole (compresi nove corsi serali), raccoglie e porta a maturazione un lavoro di ricerca culturale che dura da più di vent’anni. Dal 1974, infatti, utilizzando lo strumento del DPR 419, si introducevano nelle scuole della Direzione Classica – ma anche in alcune della Tecnica – curricoli che fondavano sulle scienze umane e sociali il loro nucleo caratterizzante e aprivano la via a forme di sperimentazione di percorsi culturali e formativi fortemente caratterizzati in senso sociale.

Il Decreto interministeriale del 10 Marzo 1997, che ha soppresso il corso di studi ordinario dell’Istituto e della scuola magistrale a partire dall’a.s. 1998-99, ha previsto pure, con l’art. 3, l’istituzione di “una nuova tipologia di istituto di istruzione secondaria di secondo grado”. Il Decreto ha così concluso una fase storica aprendo, al tempo stesso, nuove e promettenti prospettive di ricerca.

Pertanto, sia i significativi momenti di ricerca scientifica e didattica sia le modifiche ordinamentali hanno portato all’affermarsi della sperimentazione del nuovo indirizzo di Scienze sociali.

 

Il profilo formativo

Il profilo formativo dell’indirizzo delle Scienze sociali va collocato in uno scenario che pone al centro dell’attenzione la società complessa e le sue caratteristiche di globalizzazione e di comunicazione. In questo contesto la scelta delle Scienze sociali come pilastro portante di un percorso formativo colma lo iato che si era determinato tra l’assetto scolastico del nostro paese e quello di più mature esperienze europee. Il confronto internazionale, infatti, dimostra la produttività degli indirizzi di Scienze sociali nei curricoli delle scuole secondarie. Nell’attuale panorama culturale appare quindi necessario disegnare uno specifico indirizzo di studio centrato sulla conoscenza della pluralità delle culture, delle strutture e delle stratificazioni sociali, delle articolazioni normative ed economiche, dell'insieme delle dinamiche formative e della dimensione psicologica propria dei comportamenti individuali e collettivi.

La complessità e la pluralità delle culture impone, infatti, l’utilizzazione delle Scienze sociali nel loro ampio spettro. Queste, pur delineate dalla specificità dei rispettivi linguaggi, richiedono comunque di essere tra loro integrate per poter rispondere alla necessità di interpretazione di contesti problematici.

Il percorso formativo previsto dall’indirizzo di Scienze sociali si proietta verso la conoscenza del mondo contemporaneo ed è quindi fondato sugli strumenti e sui metodi per acquisire tale conoscenza. Al centro dell’apprendimento ci saranno gli esseri umani nel loro ambiente fisico, nel loro ambiente geopolitico e nella rete delle loro relazioni; gli esseri umani che vivono in società, si organizzano in strutture politico-istituzionali, creano forme di produzione economica.

Ne consegue che gli allievi dovranno impadronirsi degli strumenti concettuali e delle tecniche di analisi indispensabili per organizzare le loro conoscenze – sia quelle acquisite all’interno dell’istituzione scolastica, sia quelle elaborate nel contesto sociale di cui sono parte – nel quadro di una lettura critica del mondo contemporaneo. A questo fine concorrono le diverse Scienze sociali, ognuna contribuendo alla formazione di tale apparato metodologico e critico, con propri orientamenti e strumenti intorno a nuclei fondanti atti a consolidare le specificità e al tempo stesso le trasversalità disciplinari. In questo quadro, dare valore alla contemporaneità esige che si risalga alla “genealogia” degli avvenimenti e che si assumano i diversi contesti temporali in cui si collocano fenomeni ed eventi: esige pertanto che si esplori il passato, anche per filtrare il flusso delle informazioni che ci assalgono freneticamente per analizzarle, sceglierle, collegarle al fine di conferire loro senso e significato.
Le esperienze di osservazione e di interazione con la realtà locale svolgeranno un ruolo fondamentale per l’orientamento e per la crescita culturale nel suo complesso.

Pertanto, l’impianto concettuale di questo indirizzo richiede la conoscenza:

  • dei principi metodologici per analizzare i fenomeni della contemporaneità ricollegandoli sia alle loro specificità storiche e sociali sia agli orientamenti di una cultura globale che si va affermando indipendentemente da legami e condizionamenti territoriali;
  • dell’articolarsi delle differenze culturali sia nelle dinamiche degli incontri, delle opposizioni, delle convergenze, delle contaminazioni del passato e del presente, sia
  • nelle caratteristiche specifiche e peculiari di ogni cultura;
  • dell’interazione continua e problematica fra natura e cultura che oggi assume particolare rilievo di fronte agli sviluppi più avanzati del pensiero scientifico e delle sue applicazioni in campo tecnologico.

Il profilo dell’indirizzo consente al soggetto che esce da tale percorso di proseguire gli studi superiori o di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, sulla base di scelte motivate anche dalla specificità del profilo stesso. Questo è caratterizzato da una mappa di competenze così configurabile:

 

Lettura della società 

  • Saper riconoscere e analizzare aspetti della società utilizzando le diverse prospettive disciplinari
  • Saper ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali per collocarli nei diversi contesti

 

Rapporto io-altri 

  • Saper interagire e collaborare con istituzioni, persone e gruppi anche di culture diverse
  • Saper inquadrare problemi di organizzazione sociale, di formazione e di gestione delle risorse umane
  • Saper affrontare la provvisorietà
  • Saper gestire il contrasto e la conflittualità
  • Saper progettare interventi nel territorio coerenti con le esperienze maturate

  

Gli assi culturali 

Dal profilo formativo qui delineato si ricavano alcuni assi culturali intorno ai quali deve essere organizzato il modo coerente e compatto il piano di studi: 

  • applicazione ai fenomeni sociali di un metodo scientifico che si differenzia in relazione alla specificità degli oggetti di studio;
  • utilizzazione di una prospettiva storica per lo studio della contemporaneità nelle sue diverse articolazioni;
  • consapevolezza delle differenze culturali nelle loro dinamiche di incontro, opposizione, divergenza e convergenza, nel quadro degli attuali processi di globalizzazione. 

A loro volta gli assi culturali si collocano all’interno di un comune orizzonte che è quello storico-antropologico, fortemente innervato da una accentuata dimensione scientifica nell'approccio ai problemi. Da ciò discende che i nuclei fondanti propri dell'indirizzo devono essere individuati tenendo presente l’evoluzione generale del pensiero scientifico e il suo impatto sulle trasformazioni della società, con particolare attenzione ai nuovi metodi della ricerca sociale. 

A partire dai tre assi sopra definiti si possono quindi identificare i seguenti punti di aggregazione dei saperi all’interno dei quali i nuclei fondanti dovranno essere individuati e interrelati:

  • culture, linguaggi, comunicazione;
  • ambiente, popolazione e risorse della terra;
  • conoscenza del territorio di riferimento nei suoi aspetti fisici e antropici;
  • individuo e interazione sociale;
  • processi economici di produzione e distribuzione;
  • processi politici e istituzioni giuridiche. 

L’indirizzo così delineato comporta una ristrutturazione innovativa della didattica, nei contenuti e nei metodi, in coerenza con il processo di attuazione dell’autonomia scolastica. 

Nel quadro del riordino dei cicli, il Gruppo di lavoro esprime meditatamente il parere che la collocazione più adeguata dell’indirizzo delle Scienze sociali è rappresentata dall’ambito scientifico. 

 

Il Gruppo di lavoro per l’indirizzo delle Scienze sociali

Roma, 7 Febbraio 2000 

Isp.ce Anna Sgherri, con l'incarico di coordinamento
Isp.ce Elena Bertonelli
lsp.ce Antonia Borrello
Isp. Luigi Clavarino
Preside Michele Tortorici
Preside Franca Sibilio – I.M."Margherita di Savoia" Napoli
Preside Aurora Del Monaco - I.M. Pozzuoli (NA)
Preside Roberto Di Masi - Scuola Magistrale Montessori – Roma
Prof.ssa Lucia Marchetti - L.G. "Ariosto" - Ferrara - Ordinario di Storia e Filosofia
Prof.ssa Clotilde Pontecorvo - Università "La Sapienza" Roma - Componente del Consiglio Italiano per le Scienza sociali
Prof. Alessandro Cavalli - Università di Pavia - Componente del Consiglio Italiano per le Scienze Sociali
Prof.ssa Elena Aga Rossi - Università de L'Aquila - Componente del Consiglio Italiano per le Scienze sociali
Prof. Mario Caciagli - Università di Firenze – Componente del Consiglio Italiano per le Scienze sociali
Prof.ssa Matilde Callari Galli - Università di Bologna - Ordinario di Antropologia Culturale
Prof.ssa Gabriella Cundari - Università di Napoli – Ordinario di Geografia Antropica
Prof. Franco Frabboni - Università di Bologna - Ordinario di Pedagogia.