COMUNICAZIONE del Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane del Liceo Emilio Ainis di Messina

 

Giorno 5 Giugno 2023 dalle ore 14,30 alle ore 15,30 si è riunito il Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane e Sociali del Liceo Emilio Ainis di Messina per un confronto sulla recente approvazione del ddl “Made in Italy” che prefigura la chiusura, a partire dall’anno scolastico 202472025 del Liceo Economico-Sociale. 

I docenti - dopo aver preso visione del Documento promosso dall’Associazione Sisus, e di altri materiali diffusi dai colleghi dei licei Turrisi Colonna e Lombardo Radice di Catania, dalla rete Les siciliana e da diversi organi di stampa, danno inizio ad un serrato e sentito confronto che confluisce in questa riflessione che sottopongono al Dirigente perché sia pubblicata e resa nota al prossimo Collegio dei docenti e sui canali che si ritengono opportuni.

Le scienze umane hanno la peculiarità di essere trasversali, come già era stato sostenuto nella ricerca confluita nel libro Le scienze sociali in classe (1978) che ne auspicava l’introduzione in ogni ordine di scuola. Il valore formativo di queste discipline è quello di interessarsi “a ciò che rende umano l’essere umano”, valore che è superiore a qualsiasi competenza di ordine tecnico. I contributi della Psicologia, dell’Antropologia culturale e della Sociologia sono, infatti, fondamentali per la comprensione e l’interpretazione della sfera personale e sociale, soprattutto nella realtà contemporanea in cui è necessario attrezzarsi cognitivamente e metodologicamente per leggere la complessità. 

Nella nostra scuola sono discipline caratterizzanti in due indirizzi -  il Liceo delle Scienze Umane e il Liceo Economico-Sociale – che sono  apprezzati dagli utenti e rappresentano una presenza significativa nel territorio distinguendosi per caratteristiche affini ma distinte: l’LSU conserva una impostazione psico-pedagogica che orienta gli studenti a proseguire gli studi accademici o ad inserirsi nel mondo del lavoro in ambiti che riguardano la formazione, i servizi alla persona e i contesti comunicativi; il LES è connotato come “liceo della contemporaneità” e mira a fornire categorie interpretative dei processi socio-culturali in atto. Di conseguenza, le scelte post-diploma di chi frequenta il LES, sono orientate ad un ampio spettro di possibilità: economia, giurisprudenza, organizzazione di eventi culturali, imprese sostenibili, turismo e promozione del territorio, pubblicità e marketing. Inoltre, il LES offre delle chiavi di lettura complementari fornite da un gruppo di discipline di indirizzo: le scienze umane e il diritto e l’economia che rafforzano la costruzione di un habitus mentale adatto ad un approccio pluridisciplinare ai fenomeni sociali.

L’abolizione del LES, e la sua sostituzione del Liceo del Made in Italy, produrrà delle gravi conseguenze:
  • La lettura dei fenomeni si appiattisce ad una sola prospettiva economico-giuridica: il diritto e l’economia - che sono in realtà a pieno titolo scienze umane – sono ridotte ad economia aziendale e cultura d’impresa, funzionali a individuare strategie di marketing;
  • Il concetto di bene economico viene confuso con la mercificazione del patrimonio artistico-culturale. La denominazione di un Liceo “FATTO IN ITALIA” denota una visione reificata dei beni immateriali.
  • Si disperde un patrimonio importante di saperi, ricerca, esperienze didattiche, di scelte condivise con il Collegio dei docenti che hanno determinato una attenta selezione delle offerte proposte dai partner del territorio con cui si sono co-progettati stage, Pcto, progetti del Ptof che hanno contribuito a dare una precisa fisonomia alla nostra scuola;
  • Si propone la nascita di un indirizzo liceale, penalizzato a monte da una grave debolezza culturale, che adotta una visione del mercato riduttiva, assolutamente inadatta ai contesti globali in cui si compiono le scelte economiche comuni;  
  • Si viene a snaturare il liceo con una visione miope che - privandosi del contributo di antropologia culturale e sociologia in dialogo con diritto ed economia – impedisce di comprendere le dinamiche della società post-moderna e le sfide che i giovani dovranno affrontare, ovvero quelle individuate come obiettivi dell’Agenda 2030.
  • Viene di fatto vanificato tutto l'impegno, iniziato negli anni della sperimentazione e continuato dal 2010 -anno della riforma dei licei -, che la nostra scuola ha investito  nell’orientamento in ingresso del LES rivolgendosi agli studenti, e alle loro famiglie, per costruire e consolidare nel tempo una identità specifica dell’indirizzo. Lavoro che ha dato i suoi frutti sul territorio con una sempre maggiore diffusione, in termini di conoscenza e apprezzamento da parte dell'utenza. 

In conclusione, sulla base di quanto sopra osservato, si ritiene l'attuale proposta, più che un arricchimento della proposta formativa, a tutti gli effetti, un impoverimento di quanto già in essere, che non trova riscontro né nelle esigenze espresse dall'utenza, né nelle caratteristiche della nostra realtà territoriale che necessita di figure professionali che inneschino meccanismi di sviluppo non solo imprenditoriale ma anche sociale, culturale e sostenibile. 

Si invitano i colleghi tutti a prendere visione e sottoscrivere la nostra riflessione da proporre e condividere con gli altri licei che stanno sensibilizzando l’opinione pubblica su questo problema.
 
Messina 06/06/2023
 
Letto, firmato e sottoscritto 
Prof. Ssa Josette Clemenza
Prof.ssa Gabriella Bertuccini
Prof.ssa Mariaconcetta Florio
Prof. Franco Iannuzzi
Prof.ssa Angela Lombardo
Prof.ssa Matilde Macaione
Prof.ssa Adriana Morisani
Prof. Cesare Natoli
Prof.ssa Angela Villanti
Il documento verrà proposto al prossimo Collegio Docenti