La scomparsa di Ida Magli

 

Il 21 Febbraio a 91 anni, nella sua casa di Roma è morta Ida Magli, antropologa che per tutta la vita è stata sempre controcorrente, dai suoi scritti dirompenti sulla storia delle donne e il potere maschile a quelli sulla religione, fino alle posizioni sull'Unione europea e il rapporto con immigrati e Islam degli ultimi anni che hanno destato sorpresa e alimentato polemiche.

Nata a Roma nel 1925, laureata in filosofia, per anni ha insegnato Antropologia culturale all' Università "La Sapienza" di Roma da cui si è dimessa nel 1988, ed era anche diplomata in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia.

Autrice di numerosi saggi, tra cui Santa Teresa di Lisieux, Viaggio intorno all'uomo bianco, La donna un problema aperto, Storia Laica delle donne religiose, ha firmato fra l'altro la voce antropologia culturale per l'enciclopedia Garzanti. Tra i suoi libri più famosi Matriarcato e potere delle donne e il longseller Gesù di Nazareth - Tabù e trasgressione.

Aveva da poco finito di scrivere il suo nuovo libro 'Figli dell'uomo: storia del bambino, storia dell'odio', sulla violenza ai bambini in quanto soggetti deboli e senza potere della storia.

Una grossa perdita, per il mondo della cultura, e delle Scienze Umane in particolare.

Di lei un breve e sentito ricordo di Luigi Mantuano:

E' morta Ida Magli, donna e intellettuale impagabile, coraggiosa, lucida e inarrestabile.

La mia vita di incontri fortunati mi ha dato l'occasione di stringere con lei un'amicizia schietta, calda e lucida, da quando io e Floriana la invitammo a Latina tanti anni fa.

Nessun antropologo da salotto in Italia ha avuto la sua forza intellettuale e il suo coraggio di pensare fuori dal branco.

E io, come sempre, nella mia assoluta infedeltà, l'ho trascurata.

Ciascuno di noi, per quello che fa, magari tutti insieme, dovremmo ricordarla.

Ciao Ida, con tanto affetto