La Certificazione delle Competenze

 
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Il quadro normativo di riferimento

A cura di Stefania Stefanini

 
sommario:
 

 

Obbligo di istruzione e competenze

Perché l’obbligo di istruzione

Dal documento conclusivo del Consiglio Europeo di Lisbona del 24 marzo 2000 (Europa della conoscenza):

obiettivo strategico nel settore istruzione e formazione: “il numero dei giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno assolto solo il primo ciclo di studi secondari e che non continuano gli studi né intraprendono altro tipo di formazione dovrebbe essere dimezzato entro il 2010

Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (finanziaria 2007):
“L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. L’età per l’accesso al lavoro è conseguentemente elevata da quindici a sedici anni. ... L’adempimento dell’obbligo di istruzione deve consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l’acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore, sulla base di un apposito regolamento adottato dal Ministro della pubblica istruzione...” (art. 1 comma 622)

D.M. 22 agosto 2007, n. 139: Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, con documento tecnico e allegati sui saperi e sulle competenze (v. più avanti)

Legge 6 agosto 2008, n. 133: “L’obbligo di istruzione si assolve anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale...” (art.64, c. 4bis)

Una questione non del tutto definita: l’assolvimento dell’obbligo con l’apprendistato.
La legge 4 novembre 2010, n. 183 (collegato sul lavoro), ha introdotto una modifica all’istituto dell’apprendistato, prevedendo che ad esso, come stabilito nel 2003 dalla legge Biagi, possano accedere i ragazzi che abbiano compiuto 15 anni e che tale attività sia valida ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione: “L'obbligo di istruzione di cui all’articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, si assolve anche nei percorsi di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione di cui al predetto articolo 48 del decreto legislativo n. 276 del 2003” (art. 48, c. 8)

Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276:

“1. Possono essere assunti, in tutti i settori di attività, con contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione i giovani e gli adolescenti che abbiano compiuto quindici anni.

2. Il contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e di formazione ha durata non superiore a tre anni ed è finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale.

4. La regolamentazione dei profili formativi dell’apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione è rimessa alle regioni... d’intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro... nel rispetto dei seguenti criteri e principi direttivi...” (art. 48, c. 1, 2 e 4)

La C.M. 30 dicembre 2010, n. 101, sulle iscrizioni per il 2011-12, non fa alcun cenno alla questione dell’apprendistato.

 

La normativa di riferimento per la scuola

D.M. n.139 del 22 agosto 2007: Regolamento in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, con documento tecnico e allegati sui saperi e sulle competenze.

Linee guida per la prima attuazione dell’obbligo di istruzione (27.12.2007)

 

Le competenze: quali?

culturali: competenze di base dei 4 assi
sociali: competenze chiave di cittadinanza
professionali: competenze di settore (ma soltanto a conclusione del ciclo)

Le competenze di base dei 4 assi culturali
(allegato al Decreto Ministeriale n. 139 del 22 agosto 2007)

 

ASSE DEI LINGUAGGI

  1. Padronanza della lingua italiana:
    • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
    • Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
    • Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
  2. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
  3. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
  4. Utilizzare e produrre testi multimediali

ASSE MATEMATICO

  1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica
  2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
  3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
  4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

  1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità
  2. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
  3. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

ASSE STORICO-SOCIALE

  1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
  2. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
  3. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.

 

Le competenze chiave di cittadinanza
(allegato al Decreto Ministeriale n. 139 del 22 agosto 2007)

  1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
  2. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
  3. Comunicare
    • comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
    • rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
  4. Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
  5. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
  6. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
  7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
  8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

 


Alcuni concetti fondamentali
(dalle linee guida)

Insegnare per sviluppare competenze

“Per quanto riguarda il biennio iniziale, vengono assunte per la parte comune le competenze incluse nell’impianto normativo riferibile all’obbligo di istruzione. Tale quadro di riferimento sollecita la progettazione e l’attuazione progressiva di una coerente pratica didattica.”

“La consapevolezza, che tutti gli insegnanti dovrebbero raggiungere circa il ruolo degli apporti delle loro discipline allo sviluppo delle competenze intese, favorisce la presenza di un ambiente educativo nel quale studenti e docenti collaborano in tale direzione.”

“Ciò implica l’uso di metodi che coinvolgono l’attività degli studenti nell’affrontare questioni e problemi di natura applicativa (alla propria vita, alle altre discipline, alla vita sociale e lavorativa)... Un ambiente di lavoro nel quale si realizzano individualmente o collettivamente prodotti che richiedono un utilizzo intelligente di quanto studiato o sollecitano un suo approfondimento è la chiave di volta metodologica.”

“Si tratta di promuovere una metodologia di insegnamento e apprendimento di tipo laboratoriale”

 

Operare per progetti

“La pedagogia del progetto è una pratica educativa che coinvolge gli studenti nel lavorare intorno a un compito condiviso che abbia una sua rilevanza, non solo all’interno dell’attività scolastica, bensì anche fuori di essa...; dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a cuore, anche nella vita extra scolastica.”

Valutare le competenze sviluppate

“Non è possibile decidere se uno studente possieda o meno una competenza sulla base di una sola prestazione...; l’importanza di costruire un repertorio di strumenti e metodologie di valutazione, che tengano conto di una pluralità di fonti informative e di strumenti rilevativi... in un processo valutativo un conto è la raccolta di elementi informativi, di dati, relativi alle manifestazioni di competenza, un altro conto è la loro lettura e interpretazione al fine di elaborare un giudizio comprensivo.”

“L’elaborazione di un giudizio che tenga conto dell’insieme delle manifestazioni di competenza, anche da un punto di vista evolutivo, non può basarsi su calcoli di tipo statistico, alla ricerca di medie”

“Le fonti informative sulla base delle quali esprimere un giudizio di competenza, possono essere classificate secondo tre grandi ambiti specifici:

  • quello relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione del prodotto;
  • quello relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati;
  • quello relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro”

“La raccolta sistematica delle informazioni e la loro lettura e interpretazione permette di inferire se lo studente abbia raggiunto un certo livello di competenza in un ambito di attività specifico... ai fini della valutazione finale... compresa quella relativa alla certificazione delle competenze per l’adempimento dell’obbligo di istruzione

 

Quale relazione fra conoscenze e competenze?

Dalla nota introduttiva alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i Licei:

“L’articolazione delle Indicazioni per materie di studio mira ad evidenziare come ciascuna disciplina - con i propri contenuti, le proprie procedure euristiche, il proprio linguaggio - concorra ad integrare un percorso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici, la cui consistenza e coerenza è garantita proprio dalla salvaguardia degli statuti epistemici dei singoli domini disciplinari, di contro alla tesi che l’individuazione, peraltro sempre nomenclatoria, di astratte competenze trasversali possa rendere irrilevanti i contenuti di apprendimento.

I due paragrafi su cui sono costruite le Indicazioni (competenze attese al termine del percorso e obiettivi specifici in itinere finalizzati al loro raggiungimento) chiariscono la relazione che deve correre tra contenuti e competenze disciplinari.

Va da sé, naturalmente, che competenze di natura metacognitiva (imparare ad apprendere), relazionale (sapere lavorare in gruppo) o attitudinale (autonomia e creatività) non sono certo escluse dal processo, ma ne costituiscono un esito indiretto, il cui conseguimento dipende dalla qualità del processo stesso attuato nelle istituzioni scolastiche.”

 

Dalle linee guida per i Tecnici e per i Professionali, paragrafo “Il ruolo della valutazione delle conoscenze, delle abilità e degli atteggiamenti”:

“Occorre ricordare che le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono manifestare tre caratteristiche:

  • significatività,
  • stabilità e
  • fruibilità.

Occorre che gli elementi conoscitivi siano effettivamente compresi a un adeguato livello di profondità, tenuto conto dell’età e del percorso formativo seguito. Forme d’acquisizione solamente ripetitive, non sufficientemente dominate, rimangono rigide e non facilmente collegabili a situazioni diverse da quelle nelle quali sono state acquisite.”

 

Quale relazione fra competenze degli assi (culturali) e competenze di cittadinanza

L’acquisizione delle competenze di base relative agli assi culturali ha una giustificazione se trova un riscontro, una finalizzazione nella vita personale e di relazione dello studente. Ha un senso riduttivo l’acquisizione in sé e per sé. La stessa formulazione del certificato porta a questa considerazione. Esempi:

  • “padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti”
  • “produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi”
  • “analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza”
  • “riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio”

Tutte le competenze di base degli assi devono essere ricondotte alla loro possibile utilizzazione nella vita reale.
 

Le competenze culturali:

  • contribuiscono a fornire allo studente gli strumenti metodologici per interagire con la realtà culturale e sociale; e, quindi, sono strumenti per l’esercizio effettivo della cittadinanza
  • contribuiscono a potenziare nello studente la capacità di leggere e interpretare il contesto sociale e gli consentono di operare scelte consapevoli e autonome