L’origine e le motivazioni dell’iniziativa

 

sisuspassaggi       VALORIZZAZIONE DELLE SCUOLE  Il processo di valutazione e autovalutazione

 

Lo scorso 8 aprile nella Sala delle Bandiere dell’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento Europeo (gentilmente concessa grazie all’interessamento ed alla partecipazione dell’onorevole Silvia Costa) avevamo aperto un interessante Dialogo tra idee e pratiche in tema di valutazione delle scuole. Il nostro seminario “Scuola e cultura della valutazione” partiva dall’interrogativo di “Cosa e come valutare” cui abbiamo cercato di dare una prima risposta grazie soprattutto all’intervento della presidente dell’INVALSI, la professoressa Annamaria Ajello. Ci eravamo ripromessi, nel chiudere i lavori di quel breve ma intenso pomeriggio, di continuare il discorso su questo argomento vitale per la scuola, che tanto interesse aveva ovviamente suscitato, e già dal mese di agosto abbiamo messo in cantiere la presente iniziativa.

In questo lasso di tempo il discorso sulla valutazione del sistema scuola è andato parecchio avanti. Era già noto che il progetto VALeS dell’INVALSI, attuato fino al 2013/14 in via sperimentale e volontaria, sarebbe stato portato per così dire “a regime” e reso obbligatorio per tutte le scuole, sia pure con gradualità e adeguatamente supportato dalle Istituzioni. Il 25 giugno 2014 si è tenuto un seminario ristretto a cura dell’INVALSI con una prima produzione di materiali. A settembre, con la pubblicazione del documento del Governo “La Buona Scuola” si è aperto un pubblico dibattito sulle tante tematiche ivi affrontate, compresa, naturalmente, la valutazione delle scuole. Sempre nel mese di settembre è stata stilata la Direttiva n. 11, diramata con la successiva Circolare n. 47 del 21 ottobre. Nello scorso mese di novembre, infine, in una due giorni di lavori (27 e 28) è stato presentato dal Ministro Giannini il Rapporto di autovalutazione (RAV), comprensivo di Indicatori e linee guida, e che già è di fatto operativo.

Siamo quindi particolarmente lieti di avere intercettato tempestivamente la domanda di approfondimento e l’esigenza di dotarsi di strumenti e supporti per affrontare una fase sicuramente inedita della vita delle nostre scuole.

Grazie alla collaborazione dell’Istituto Luigi Sturzo - che ci ospita nella sua storica e prestigiosa sede e ci offre oltre al supporto logistico l’esperienza del suo Segretario Generale, dott. Sangiorgi - e alla cortese disponibilità delle dottoresse Palumbo, Ajello e Nardelli che hanno trovato del tempo da dedicarci, malgrado i loro gravosi e importantissimi impegni - abbiamo dunque potuto concretizzare il nostro progetto con questa giornata di lavori che si rivolge non solo ai presenti, ma anche al più vasto uditorio virtuale che vorrà seguirci attraverso il nostro sito (www.lasocietainclasse.it), sul quale pubblicheremo i materiali ed apriremo un forum dove proseguire la discussione e il confronto.

Ancora poche parole per presentare nel dettaglio l’iniziativa, a partire dal titolo. Abbiamo scelto di mettere in evidenza qual è l’obiettivo della complessa “macchina” messa in moto dalla Direttiva e dal RAV, vale a dire la VALORIZZAZIONE DELLE SCUOLE. Come bene sottolineato in particolare dal punto c) della Direttiva stessa, infatti, il Rapporto di autovalutazione consolida l'identità e l'autonomia della scuola, rafforza le relazioni collaborative tra gli operatori e responsabilizza tutta la comunità scolastica nel perseguimento dei migliori risultati. E, ancora, non ci troviamo più di fronte a una “procedura” da seguire, ad un adempimento da compiere di cui bene o male anche solo poche persone possono essere tenute ad occuparsi, bensì di un processo che investe e coinvolge l’intera comunità scolastica e la responsabilizza nella sua totalità. Si compie – come ben messo più volte in evidenza da tutti i documenti che convergono nel RAV – quel processo di autonomia avviato dall’art. 21 della Legge n. 59/97 e reso operativo con il DPR 275 del 1999. In esso infatti è previsto (art. 10) che Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio il Ministero della pubblica istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche, e queste sono finalizzate a sostenere le scuole per l'efficace raggiungimento degli obiettivi attraverso l'attivazione di iniziative nazionali e locali di perequazione, promozione, supporto e monitoraggio, anche avvalendosi degli ispettori tecnici.

Anche le reti, previste e normate dall’art. 7 del Regolamento dell’Autonomia, trovano la loro naturale valorizzazione in questo processo che vede potenziarsi il lavoro della singola istituzione scolastica nella collaborazione con altre scuole dello stesso o di diverso ordine e grado, con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. L’Autonomia d’altronde – come ben ci ricorda il documento su “La buona scuola”1è il contrario di autoreferenzialità.

È dunque in quest’ottica e con spirito di servizio che oggi affrontiamo i nostri lavori per i quali abbiamo la fortuna di avere interlocutori di altissimo livello, ai quali affiancheremo l’opera di qualificata “manovalanza” dei nostri operatori che maturano e affinano ogni giorno “sul campo” le proprie competenze professionali. Mettiamo tutto questo a vostra disposizione con l’auspicio di vivere insieme una giornata proficua e foriera di un buon lavoro futuro.

 

1 In https//labuonascuola.gov.it, Rapporto, p. 64