Perché un convegno? (Marta Ober)

 

Le premesse

introTutto nasce dalla consuetudine da parte della Rete dei Licei delle Scienze Umane e Sociali “Passaggi”, composta da circa 40 scuole nazionali, di promuovere annualmente un convegno ospitato in una città italiana, e organizzato da uno dei licei che ne fa parte.
E’ stato così che, l’anno scorso, in occasione del Convegno di Verbania organizzato dall’Istituto “Cobianchi”, è stato chiesto al Liceo F. Filzi di Rovereto, di ospitare l’edizione del 2012. Dopo un’attenta riflessione, considerate le risorse a disposizione, il nostro Liceo delle Scienze Umane “Fabio Filzi” di Rovereto, ha accettato di farsi carico di questa prestigiosa opportunità, nella consapevolezza del beneficio che questo evento avrebbe potuto avere non solo per il mondo della scuola, ma anche per la comunità ospitante.
Accettare questa sfida infatti significava coinvolgere attivamente le realtà formative e culturali presenti nel territorio, nell’ottica di un’accoglienza corale dell’evento da parte dell’intero contesto di riferimento.

L’organizzazione del Convegno

Lo sforzo in termini di risorse e di tempo da dedicare alla preparazione dell’evento è notevole, ma siamo certi che ne varrà la pena! Per la scuola e la città ospitanti, infatti, questa del Convegno potrà rappresentare un’opportunità formativa e culturale straordinaria, a vantaggio del mondo dell’istruzione e anche delle istituzioni, economiche e culturali dell’’intero territorio roveretano coinvolte nel progetto.

Dunque nei giorni 29, 30 e 31 marzo 2012, si terrà a Rovereto il Convegno, intitolato “ “Il liceo delle Scienze Umane: un nuovo dialogo tra umanisti e scienziati”, che avrà come argomento centrale la “terza cultura”, cioè l’intreccio tra le due culture, quella umanistica e quella scientifica, tema avvincente e peculiare dell’attuale dibattito culturale.
Sarà un´occasione per favorire il confronto su temi di grande attualità e rilevanza scientifica, economica e filosofica fra il mondo delle Scienze da un lato e quello delle discipline umanistiche dall´altro, in un periodo di profondi cambiamenti che riguardano ambiti fondamentali per la conoscenza umana.
Obiettivo del convegno è inoltre di stimolare il dibattito intorno alle Scienze Umane e ai loro insegnamenti, alla luce dei cambiamenti introdotti dai nuovi piani di studio.
I lavori vedranno la partecipazione attiva dei protagonisti dello scenario della formazione: la scuola, l´università, le istituzioni culturali, le associazioni e le cooperative sociali, il mondo della ricerca, l´editoria scolastica, i media specializzati.

Il convegno sarà articolato in momenti tre momenti formativi distinti:

  • una prima giornata dedicata alla definizione del campo epistemologico delle discipline delle scienze umane e a una riflessione sulla terza cultura. Interverranno nomi prestigiosi di docenti delle università italiane ed europee.
  • il secondo giorno dedicato a gruppi di lavoro su tematiche specifiche, ovvero:
    1. Le buone pratiche nelle scienze umane, quali competenze?
    2. Il dialogo interdisciplinare: fare ricerca a scuola, lavorare insieme e comunicare in modo efficace;
    3. I nuovi linguaggi della didattica.
  • La mattinata del terzo giorno dedicata ad una tavola rotonda sui linguaggi e le risorse della contemporaneità.

L’organizzazione è sostenuta da un comitato scientifico composto da docenti universitari, dirigenti scolastici, Direttivo della Rete “Passaggi” e docenti della Rete dei Licei delle Scienze umane del Trentino, nata di recente proprio in occasione dell’adesione al Convegno; il coordinamento è a cura di due docenti del Liceo Filzi, il prof. Aldo Muciaccia e la prof.ssa Paola Sterni.

La novità: i ragazzi protagonisti del Convegno

L’Istituto “Cobianchi” di Verbania ha lanciato una bellissima iniziativa che è stata accolta con entusiasmo dal comitato scientifico. Perché non far partecipare anche gruppi di studenti motivati delle classi quinte al convegno? Da qui è nata l’idea di prevedere una partecipazione attiva dei ragazzi, in modo da dare la massima attenzione ai contributi che potrebbero derivare da parte loro nei vari momenti del convegno. Gli studenti quindi saranno invitati ad organizzarsi in gruppi di lavoro su tematiche specifiche, in modo da poter prendere parte attivamente alle sezioni chiave delle tre giornate, inclusa la tavola rotonda finale.

Per la prima volta i ragazzi potranno dunque essere protagonisti del convegno nazionale della rete “Passaggi” e da questa esperienza di Rovereto, potrebbero scaturire nuove modalità di collegamento e di scambio proficuo fra scuole a livello provinciale e nazionale, da coltivare anche negli anni a venire.
Fare Rete e sperimentare

Quando si è deciso di aderire all’iniziativa, lo si è fatto anche nell’auspicio che questo convegno non debba rappresentare un momento fine a se stesso. E’ servito a far nascere una Rete, quella dei Licei delle scienze umane del Trentino, che sta dando i suoi frutti, dato che i docenti delle discipline coinvolte, le Scienze Umane, hanno cominciato ad incontrarsi su terreni comuni, a confrontarsi, a verificare i vantaggi del lavorare insieme. L’occasione del Convegno sarà per la Rete, sia a livello provinciale che nazionale, un momento di verifica e confronto, uno snodo cruciale per riaffermare l’esigenza di lavorare in raccordo fra scuole, per scongiurare l’isolamento nelle proprie piccole realtà.
Ci impegneremo a fondo, inoltre, perchè questo convegno possa segnare un’opportunità di sperimentazione a più livelli, metodologico, di ricerca, di confronto, non come punto di arrivo, ma punto di partenza, dal quale far scaturire prospettive di nuovi percorsi formativi a beneficio di tutti, nel prossimo futuro.

Marta Ober Dirigente scolastico dell’Istituto “Filzi” di Rovereto