Le Scienze umane nei licei. Un modello di scuola aperto sul futuro.

Grande partecipazione al seminario organizzato da Sisus il 28 maggio scorso con l'antropologia Patrizia Resta, l'economista Leonardo Becchetti e la coordinatrice del gruppo di lavoro del MIM per le Indicazioni Nazionali Loredana Perla.
Un incontro all'insegna della concretezza sulle azioni prioritarie da intraprendere nei prossimi mesi come reti dei licei delle scienze umane ed economico sociale.
 
Alcune parole d'ordine hanno scandito il dibattito: comunità, cuore, legami affettivi, economia come relazione, interdisciplinarità.
Le Scienze umane nei licei italiani si confermano come un modello di scuola innovativo che a partire dalla loro introduzione dagli anni Ottanta ad oggi continua a raccogliere il consenso di studenti e famiglie. Forse perché fa di queste parole d'ordine il suo programma reale, lasciandosi permeare dalle provocazioni della realtà contemporanea e dalla complessità del vissuto degli studenti, ascoltandoli.

Patrizia Resta non ha presentato una tradizionale scansione storica dell'antropologia culturale: ci ha invitati a "disarcaicizzare l'antropologia". Lo scopo non è fare il riassunto delle teorie antropologiche, ma operativo: capire i meccanismi strutturali della nostra cultura. Come noi ne pensiamo i presupposti strutturali in chiave comparativa. Ne ha dato una magistrale dimostrazione illustrando il caso della razionalità economica in una cultura alla fine del Novecento in un villaggio di Mashai, descritto da Ferguson, con la "mistica del bestiame". Dandoci un grande insegnamento: non è possibile tagliare e scindere i temi economici dai valori e idee della società in cui si collocano.

Leonardo Becchetti da economista ha ripreso il tema del dono e della fiducia nell'attività economica spiegandola com un'attività relazionale. Non una semplice economia aziendale ma piuttosto un'economia civile, radicata nelle scienze umane. Becchetti e il gruppo dell'economia civile continua ad attestarsi come la più razionale proposta di didattica dell'economia adeguata all'epoca della complessità, evitando riduzionismi economicistici ma facendo del fattore umano e relazionale il suo bene più grande.

Loredana Perla ha colto nella interdisciplinarità propria delle scienze umane e del liceo economico sociale la forza propulsiva della loro crescita costante negli anni. Lo statuto epistemologico plurale di queste discipline si sposa con un approccio fenomenologico e personalistico che sfocia per la prof.ssa Perla in una visione pedagogica che porta lo studente a "sporcarsi le mani nel mondo", rifuggendo ogni sterile nozionismo e frattura tra scuola e società.
Il suo è stato un accorato invito a Sisus e ai docenti presenti a contribuire alla revisione del curricolo delle scienze umane con l'incisività delle proposte e lo spirito dialogante di cui lei ci ha dato una testimonianza diretta in questo seminario.
 
Patrizia Resta e Leonardo Becchetti hanno concluso con alcune consegne che costituiscono dei segnavia sui quali continuare il lavoro nel prossimi mesi, nei LSU e nei LES ma anche in tutta la scuola italiana:
  • quali sono gli strumenti da fornire agli studenti ?
  • Quali le priorità della didattica per il futuro delle scienze umane ?
Il dialogo è aperto all'ascolto e alle proposte di studenti, docenti e dirigenti. Sisus da parte sua continuerà ad offrire uno spazio di discussione libero e aperto alla differenza delle voci.