Liceo del Made in Italy, c’è il via libera del governo. Ecco come sarà: al via da settembre 2024. BOZZA Ddl

 

 

Il Consiglio dei ministri ha approvato, nel corso della seduta odierna, il disegno di legge sul Made in Italy, che reca disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese.

Il provvedimento prevede una serie di misure e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana con l’obiettivo di dotare il nostro Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele.

Sono previste, inoltre azioni per migliorare e allargare la rete tra i principali attori della promozione e tutela della eccellenza italiana e sono inserite norme per inasprire il sistema sanzionatorio per la lotta alla contraffazione.

Nasce il fondo sovrano italiano, denominato Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy, con una dotazione iniziale di 1 miliardo e l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie prime critiche.

 

Il liceo del Made in Italy

È istituito il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025.

Al fine di promuovere il raccordo tra il nuovo Liceo del Made in Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro è istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze per il Made in Italy”.

Gli studenti che completano il percorso di studio Made in Italy raggiungeranno risultati di apprendimento comuni a tutti i licei, ma acquisiranno anche una serie di competenze e conoscenze specifiche. Tra queste ci sarà la capacità di sviluppare competenze imprenditoriali in grado di promuovere e valorizzare i specifici settori produttivi del Made in Italy.

L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per analizzare gli scenari storico-geografici e artistici e comprendere le interdipendenze tra fenomeni internazionali, nazionali e locali, con particolare riferimento all’origine e allo sviluppo dei settori produttivi del Made in Italy. Gli studenti acquisiranno anche competenze comunicative in due lingue straniere moderne, equivalenti al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la prima lingua e al livello B1 per la seconda.

La bozza del provvedimento prevede inoltre misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, compreso il potenziamento dell’apprendimento integrato dei contenuti delle attività formative programmate in lingua straniera veicolare (Clil). Questo sarà possibile senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, ma vi è anche la possibilità di ricevere finanziamenti da soggetti pubblici e privati.

Si sottolinea l’importanza di rafforzare i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), connettendoli al tessuto socioeconomico-produttivo di riferimento. Questo approccio favorirà l’innovazione e l’apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio.

Tra le competenze specifiche che si prevede di sviluppare vi sono principi e strumenti per la gestione d’impresa, tecniche e strategie di mercato per le imprese del Made in Italy e strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del Made in Italy.

A partire dall’anno scolastico 2024/2025, l’opzione economico sociale del liceo delle scienze umane si fonderà nel percorso liceale Made in Italy. Questo cambio comporterà la cancellazione dell’opzione economica sociale per le classi successive alla prima, proseguendo fino all’esaurimento dell’opzione.

 

Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy”

Viene anche istituita la Fondazione “Imprese e competenze per il Made in Italy” con il compito di promuovere il raccordo tra le aziende che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy e i Licei del Made in Italy.

L’obiettivo principale della Fondazione è diffondere la cultura d’impresa del Made in Italy tra gli studenti e favorire iniziative volte a un rapido inserimento degli stessi nel mondo del lavoro. Con questa iniziativa si punta ad arricchire il bagaglio formativo degli studenti con un focus sulle competenze e conoscenze che caratterizzano l’eccellenza del Made in Italy.

Un’importante iniziativa della Fondazione sarà il conferimento annuale del premio “Maestro del Made in Italy”. Questo riconoscimento sarà assegnato agli imprenditori che si sono distinti per la loro capacità di trasmettere il sapere e le competenze alle nuove generazioni, anche attraverso iniziative formative e di sensibilizzazione dei giovani. I criteri e le modalità per il riconoscimento del premio saranno disciplinati con decreto del Ministro delle imprese e del Made in Italy, sentito il Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

La Fondazione si propone come catalizzatore tra i diversi attori pubblici e privati che operano nel settore della formazione professionale e del trasferimento tecnologico. Si prevede la creazione di sinergie e la messa a sistema di competenze e risorse per creare un ecosistema in cui i Licei del Made in Italy possano sviluppare progetti formativi coerenti con le linee di sviluppo economico del Paese.

Nella bozza del Ddl, il Ministero delle imprese e del Made in Italy ed il Ministero dell’Istruzione e del merito appaiono come membri fondatori della Fondazione. Saranno responsabili della definizione degli obiettivi strategici attraverso l’adozione di un atto di indirizzo.

Per l’anno 2024 è stata autorizzata una spesa in conto di capitale di 2 milioni di euro per la costituzione della Fondazione e di 2 milioni di euro per il suo funzionamento. Questo investimento, una chiara dimostrazione dell’impegno delle istituzioni nel sostenere l’innovazione e la formazione nel Paese, rappresenta un importante passo avanti per il rafforzamento del Made in Italy e della sua rappresentazione nel panorama mondiale.

Piano di studi (bozza)

Le materie del primo biennio: ​lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.

Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative. Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.

I quattro pilastri del provvedimento

1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradi­zione umanistica del nostro Paese;

2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riser­vando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;

3. Guidare lo studente ad approfon­dire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per co­gliere la complessità e la specificità di al­cuni settori strategici dell’economia del Pa­ese, cosiddetti settori del Made in Italy;

4. Assicurare allo studente un per­ corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in am­bito universitario e per inserirsi efficace­mente nel mondo del lavoro.

Andrea Carlino,  ORIZZONTESCUOLA.IT

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