No al liceo del made in Italy «Salviamo Scienze Umane»

 

portoferraio

 

Il nuovo indirizzo del made in Italy voluto dal governo dovrà fornire agli studenti conoscenze, abilità e competenze in scienze economiche e giuridiche con attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali con focus su informatica e competenze imprenditoriali per la promozione dei prodotti

Portoferraio L’istituzione del liceo del made in Italy voluto dal governo Meloni con tutta probabilità andrà a sostituire il liceo delle scienze umane socioeconomico, l’indirizzo presente nell’offerta formativa dell’Istituto Foresi. Così tra due anni, a partire dall’anno scolastico 2024 – 2025 questo nuovo liceo farà il suo ingresso nel panorama scolastico come previsto nel disegno di legge che deve ancora essere approvato.

Si tratta di una scuola prevista per formare future figure professionali nei settori definiti strategici per l’economia italiana come moda, design, ristorazione, turismo, e settore agroalimentare. «Questa notizia per noi è stata una doccia fredda – è il commento della dirigente scolastica del Foresi Alessandra Rando – perché il liceo delle scienze umane opzione economico sociale è un liceo importante, abbiamo due sezioni complete dalla prima alla quinta».

Il nuovo liceo che dovrebbe prendere il posto dell’indirizzo economico-sociale e dovrà fornire agli studenti «conoscenze, abilità e competenze in scienze economiche e giuridiche con attenzione anche alle scienze matematiche fisiche e naturali, con approfondimenti nell’informatica e competenze imprenditoriali per la promozione e la valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy». Con l’obiettivo di orientare gli studenti in maniera più concerta nel mondo del lavoro. Per ora si tratta una proposta che preoccupa la dirigenza scolastica dell’istituto Foresi visto che a Portoferraio, la scuola in salita Napoleone è un liceo che funziona molto bene: è infatti l'indirizzo più numeroso tra i 14 presenti dei due istituti di istruzione superiore sull'isola. Quindi se il decreto venisse approvato, per quanto riguarda l’isola d’Elba esiste la concreta possibilità dell’abolizione del “liceo del sorriso” come viene chiamato “Scienze Umane”.

«È un liceo che viene molto richiesto – aggiunge la dirigente – con tutta una parte legata alle scienze umane che interessa molto i nostri ragazzi e che permette una volta terminato il ciclo di studi, di avere sbocchi importanti nel mondo del lavoro. Chiaramente per noi non è una buna notizia. Cerchiamo di capire meglio che cosa succederà. La nostra speranza è che venga creato un liceo del made in Italy ma non venga sostituito al nostro liceo delle scienze umane e che rimangano entrambi nell’ordinamento Vediamo che cosa succederà». 

Antonella Danesi, IL TIRRENO, 27 maggio 2023