La Puglia e il Fascismo

 

Sviluppare la consapevolezza della memoria storica nei giovani studenti e coniugare le conoscenze e le competenze nella acquisizione dei principi dell’antifascismo e della educazione alla cittadinanza: questi gli obiettivi e la sfida che Sisus  - in collaborazione con la sezione dell’ANPIdi Molfetta  - ha affrontato nei due primi incontri di un corso di formazione per insegnanti e militanti impegnati nella società civile.

Fascismo e antifascismo in Puglia e Dai campi di concentramento ai campi dell’accoglienza i temi trattati dai formatori SISUS Maria Teresa Santacroce e Aldo Muciaccia.

Nel primo incontro si è fatta una riflessione sulla nascita del fascismo e in particolare l’ utilizzo da parte del regime della propaganda capillare per creare consenso nella opinione pubblica per far passare senza reazione alcuna atrocità come le guerre coloniali, le leggi razziali, la soppressione delle elementari libertà democratiche, ma si è anche preso atto di come le forze di opposizione al fascismo, dalle carceri, dagli esili, dai confini abbiano tentato di contrastare con ogni forma le menzogne della dittatura.

 

Il secondo incontro si è incentrato sulla conoscenza dei campi di concentramento in Puglia che hanno avuto diverse e significative vicende e cambiamenti, diventando dopo la liberazione campi di accoglienza per profughi in fuga dalla guerra e dalla repressione nazifascista.

Successivamente si è svolto un laboratorio per individuare strategie didattiche per far si che gli studenti possano acquisire con sperimentazioni innovative conoscenze e competenze inerenti alla conservazione della memoria storica, utile strumento di identità e crescita democratica