Documento gruppo E

DOCUMENTO FINALE GRUPPO E

 

Gruppo di lavoro E – Il rafforzamento dell’ambito scientifico
La sperimentazione di un curricolo di matematica

A cura di:

Antonella Fatai – Istituto Giovanni da San Giovanni – San Giovanni Valdarno (Ar)

Guido Boschini – Istituto L. Cobianchi – Verbania (VB)

 

Partecipanti:

Michela Capanna, Istituto Ainis, Messina (Me).
Giuseppa Schembari, Istituto Mazzini di Vittoria (Rg)
Marika De Petro, Istituto Turrisi Colonna di Catania (Ct)
Luigina Guglielmi, Istituto Gambara di Brescia (Bs)
Argenterio Milena, Istituto Pascal di Manerbio (Bs)
Pasqua Farinola, Liceo Tommaso Fiore di Terlizzi (Ba)
Pasqua Del Rosso, Liceo Fiore di Terlizzi (Ba)
Palmieri Lucia, Isituto Pacifici De Magistris di Sezze (Lt)
Spatola Pasqualina, Istituto Alvaro di Palmi (Rc)

Dalla discussione è emersa una sempre maggior difficoltà da parte degli studenti nell’apprendimento delle materie scientifiche, e in particolar modo della matematica. Le esperienza riportate dai colleghi sottolineano come lo sviluppo dei contenuti sia fortemente legata al quadro orario sia all’interno dei singoli anni del corso, sia nello sviluppo verticale.
Senza la presunzione di indicare facili ricette, crediamo vi siano delle pratiche e degli accorgimenti che potrebbero migliorare il rapporto tra gli studenti e la disciplina:

  • In primo luogo è necessario un maggior raccordo con gli insegnanti di scuola media inferiore e con i docenti universitari, per condividere gli obiettivi da raggiungere al termine dei vari livelli di studio.
  • Pensiamo inoltre che in ogni livello di studio bisogna porre particolare attenzione sia all’uso della linguaggio comune, sia all’acquisizione e all’uso dei linguaggi specifici delle discipline.
  • L’insegnante di matematica, al pari di tutti i colleghi del consiglio di classe, deve inoltre farsi carico di esercitare gli studenti ad un proficuo metodo di studio, utilizzando correttamente il libro di testo, il quaderno della disciplina e le nuove tecnologie, nel cui uso gli studenti sono particolarmente abili.
  • Crediamo che punto fondante di una pratica didattica debba essere il dare significato ai percorsi; in particolare per la matematica ciò significa concentrarsi sulla risoluzione di problemi e non solo su calcoli fini a se stessi. Per il Liceo delle Scienze sociali (e umane), in particolare, ciò si traduce anche in un particolare riguardo alla statistica orientata alla ricerca sociale.
  • Ci sembra importante dare, in particolari momenti significativi, una visione diacronica dello sviluppo della disciplina, come risposta a particolari bisogni, anche sociali, senza per questo approfondire lo studio della storia della matematica.
  • Per migliorare il rapporto tra studente e insegnante, e quindi tra studente e disciplina, crediamo sia importante somministrare prove semi-strutturate con chiave di correzione preparata a priori, in modo che siano trasparenti per gli studenti le correzioni, le misurazioni e i criteri di valutazione.

Durante l’incontro sono stati presentati e condivisi diversi materiali, tra i quali:
la proposta di curricolo stesa da A. Fatai e G. Boschini;

  • esempi di elaborati transdisciplinari prodotti da studenti dell’istituto Cobianchi;
  • esempi di prove semi-strutturate somministrate nel corrente anno scolastico nelle classi prime e terze dell’Istituto Giovanni da San Giovanni e dell’Istituto Cobianchi;
  • alcune chiavi di correzione, evidenziando come le stesse prove semi-strutturate possano avere diverse chiavi di correzione;
  • un foglio elettronico di registrazione delle misurazioni e delle valutazioni degli studenti;
  • un libro di testo inglese per la preparazione all’esame A-level redatto dal Mathematics Enhancement Programme, Faculty of Education della University of Plymouth; questo testo contiene una proposta di insegnamento dell’analisi matematica che potremmo in parte sperimentare e consente di confrontare le nostre prove con quelle somministrate in ambito europeo.

Il gruppo sente la necessità che tutti i materiali prodotti dagli istituti della rete vengano condivisi e messi a disposizione utilizzando il sito della rete Passaggi.

Durante la discussione abbiamo posto l’attenzione anche sulle diverse indagini nazionali e internazionali che negli ultimi anni vengono somministrate ai nostri studenti. In particolare, per quanto riguarda l’indagine OCSE-PISA, ci sembra importante riportare l’opinione espressa da Norberto Bottani secondo cui l’indagine PISA misura le competenza matematiche derivanti da apprendimento incidentale e non finalizzato, e quindi non è adatto a misurare competenze acquisite in ambito scolastico. Chiediamo quindi che il ministero si attrezzi con prove finalizzate a misurare l’apprendimento scolastico.